La Regione Campania ha istituito il Fondo Microcredito Fse, che destina 65 milioni di euro a sostegno dell’avvio e dell’investimento delle microimprese della Campania.
Il Fondo funziona attraverso l’erogazione di prestiti, da un minimo di 5mila ad un massimo di 25mila euro, da restituire in cinque anni, a tasso zero, a partire dal settimo mese successivo alla sottoscrizione del finanziamento. Il Microcredito sostiene il sistema produttivo campano con particolare riferimento alle microimprese ed a quelle che operano in condizione di svantaggio economico.
Molti comuni del vesuviano, tra cui Poggiomarino, Boscoreale e Sant’Anastasia, hanno firmato il protocollo di intesa, con Sviluppo Campania, società che valuterà le domande presentate e che si occuperà della sottoscrizione dei finanziamenti. Sul territorio sono nati anche degli sportelli, a disposizione di chiunque volesse chiarimenti o spiegazioni in merito.
Ieri mattina, durante un convegno sul Microcredito alle imprese, che si è tenuto presso il teatro comunale di Palma Campania, l’Amministratore Unico di Sviluppo Campania, Alessandro Gargani, ha illustrato le finalità ed i punti chiave del progetto: «Il fondo è innanzitutto un esperimento. A lungo la cultura imprenditoriale campana è andata avanti con fondi perduti, cosa che va superata. Verranno prestati soldi, presentando solo un atto di responsabilità. Col prestito si vuole aiutare, fare da supporto, all’imprenditore che è tra noi, non inventarne dei nuovi. Bisogna aiutare coloro a cui inizia a balenare l’idea di dover chiudere la propria attività. Può essere anche una soluzione al lavoro nero, considerato meno oneroso. Serve poi un meccanismo di prossimità e presenza sul territorio. Non facciamo pubblicità in radio o TV, ma puntiamo ad una promozione diretta sul territorio. Il fondo potrà finanziare in media 3mila pratiche, con la speranza e l’obiettivo di creare un sistema d’imprese».