Partirà da Palma Campania, ore 19, presso il teatro comunale della cittadina vesuviana, la grande sfida delle primarie per la scelta dei parlamentari che il Partito Democratico ha lanciato, dopo il grande successo registratosi nella competizione elettorale nella quale, gli elettori di centro sinistra hanno potuto esprimere la loro preferenza sul candidato premier al fianco del quale scendere in campo in vista delle imminenti elezioni politiche.
I candidati per un posto in parlamento si confronteranno e si presenteranno agli elettori in una convention, organizzata dal locale circolo, in cui, a prescindere dall’esito della contesa, a trionfare sarà quell’idea di democrazia che vuole proprio gli elettori al centro della politica del partito, a dispetto di una legge elettorale che, di fatto impedisce agli stessi di scegliere il candidato preferito.
Ovviamente raggiante, nonché in trepidante attesa dell’evento, il presidente del partito provinciale, Massimiliano Manfredi, anch’egli candidato, appena 38 anni, il più giovane tra gli uomini in lizza per un posto tra gli scranni di Montecitorio: «Un’iniziativa di grande valore – sottolinea Manfredi – organizzato dal circolo di Palma Campania, cui va il plauso del partito provinciale, attraverso la quale si valorizza al massimo la coraggiosa scelta del PD di consentire agli elettori di decidere quali candidati portare in parlamento».
Una scelta che diventa anche una risposta ad una legge elettorale che vede i candidati stabiliti dalle segreterie di partito: «Il Partito Democratico – spiega il presidente – si è sempre scagliato contro questa legge porcata. Lo dimostra la nostra iniziativa, che cade in un momento particolarmente difficile dell’anno. Sono convinto che anche attraverso scelte di questo tipo, il PD otterrà il consenso di almeno un terzo degli italiani».
Infine, una frecciatina agli avversari politici: «Noi siamo l’unico partito “vero”, del panorama politico italiano. Un partito che consente ai suoi elettori di scegliere i propri rappresentanti, contro l’antipolitica alimentata da altri. Sono curioso di vedere con quale strumento maggiormente democratico consentiranno ai loro simpatizzanti di scegliere i candidati…».