Anche quest’anno il Carnevale Palmese ha regalato ai numerosi visitatori un grande spettacolo, con le sette quadriglie che hanno interpretato nel migliore modo possibile il tema da loro scelto. Ma dopo la proclamazione de “I Gaudenti” come “Regina” della kermesse 2013, tra i quadriglianti e gli appassionati del carnevale, spesso si è discusso del sottile confine che divide la tradizione e la competizione.

Durante lo scrutinio dei voti della giuria, avvenuto lo scorso mercoledì, in sala, il mormorio critico, spesso ironico, dei partecipanti si alimentava scheda dopo scheda, diffondendosi anche in rete, nei vari gruppi dedicati alla kermesse carnevalesca palmese, dove c’è chi si è soffermato sulla centralità della tradizione e chi, invece, sugli aspetti della competizione.

Tra le strade della cittadina sono apparsi anche dei manifesti, a firma dell’associazione “Scusate il Ritardo”, con il quale si chiede “lealtà, sana competizione e professionalità”. Nel documento si legge:  “Doveroso riconoscere il meritato successo della quadriglie de “I Gaudenti”…ma è altrettanto doveroso riconoscere l’insana competizione che ha preso il sopravvento sulla vera ragione per la quale la manifestazione nasce”.

Il punto focale della questione è poi successivamente sottolineato: “Ogni gruppo merita il giusto riconoscimento per il lavoro svolto e non di essere umiliato per l’incompetenza di chi lo giudica…chiediamo alla futura Fondazione che i partecipanti non vengano più sottoposti al giudizio di soggetti con scarsa professionalità…scelti, magari, perché appartenenti al circoletto di amicizie. Da palmesi, rivogliamo il carnevale dei sani propositi”.