Il movimento 5 stelle sta prendendo forma nella cittadina vesuviana. Incontro un socio, Pietro Avino, attivo da diverso tempo sul territorio di Terzigno, autore di diverse manifestazioni per la tutela del territorio vesuviano.
Quando è nato il movimento?
Il movimento MO’ BAST, Orgoglio Meridionale, è attivo sul territorio da circa sei anni. Abbiamo spesso incontrato e condiviso lotte per il territorio con il movimento 5 stelle. Ricordiamo di aver avuto ospite Beppe Grillo a Terzigno già nel Novembre 2010 per l’emergenza rifiuti e l’apertura della discarica di Terzigno, decretata nel maggio 2007 dall’allora governo Prodi.  Possiamo dire che abbiamo da anni fiancheggiato il Movimento a cinque stelle.
Com’è composta la vostra organizzazione?  
Oggi stiamo creando una sorta di coordinamento dei paesi Vesuviani mettendo insieme attivisti ed esperienze per dar forza al movimento affinché possa avverarsi il cambiamento che tutti ci auspichiamo. Abbiamo la voglia di impegnarci a favore del cambiamento, attraverso la disponibilità e l’impegno di tanti ragazzi e delusi dai partiti dei comuni vesuviani.
Quali sono le cariche all’interno dell’organizzazione?
Questo movimento è fatto d’idee e non d’ideologie.  Non ci sono cariche da assegnare ma progetti condivisi da portare avanti.
Quali obiettivi vi ponete con il vostro movimento 5 stelle?
Il primo obiettivo è dar forza al movimento per combattere e debellare la partitocrazia che è subordinata all’interesse dei singoli che calpesta troppo spesso i diritti e il bene della collettività. Per noi in questo momento storico, la politica deve mettere il bene comune al centro di ogni azione politica. La gente comune sente troppo distante il dibattito politico, che non è concentrato sui problemi reali delle famiglie: lavoro, salute, casa, giovani, scuola, sanità, anziani. Intere aree del paese aspettano dal potere centrale un’attenzione che non c’è.
Politicamente dove vi ponete?  
Ci collochiamo ove al centro c’è il cittadino.
State pensando a una possibile candidatura fra qualche anno?  
Il candidato per noi rappresenta un semplice portavoce, non ci tireremo indietro qualora ci sarà la possibilità, perché siamo consapevoli che saremo sempre supportati e accompagnati da un progetto comune.
Chi è il vostro referente nel panorama locale e regionale?
Il nostro referente è il movimento, ogni iscritto è uguale all’altro, “uno = uno”, l’impegno e il merito sono espressi dalle azioni. Siamo in stretto contatto e collaborazione con tutti i candidati campani i quali con grande umiltà e disponibilità seguono i nostri incontri e assemblee tra la gente e per la gente. Con Roberto Fico, primo candidato alla Camera e Sergio Puglia primo candidato al Senato ci lega un rapporto di stima, amicizia e rispetto. Con loro, sicuramente eletti, grosse cose potranno cambiare per la Campania e non solo. Attraverso di loro potremo finalmente portare in parlamento persone che rappresenteranno le vere esigenze delle nostre terre. Con loro combatteremo le discriminazioni territoriali e punteremo allo sviluppo che meritiamo. Solo con loro si potrà affrontare e spero risolvere il problema del caro RCA in Campania, argomento che ci ha visto in lotta con il movimento Mo’ Bast da anni, lottando contro i mulini a vento, contro un sistema che vede tutti i partiti legati alle assicurazioni e alle banche, dove i controllori sono nominati dai controllati. Sono davvero nauseato nell’ascoltare oggi in campagna elettorale sia esponenti del centro-sinistra sia del centro-destra proclami meramente propagandistici che li sarebbero disposti a portare in parlamento il problema dei campani che devono pagare delle vere e proprie tangenti di stato alle assicurazioni, dimenticandosi che fino a ieri hanno legiferato affinché le cose non dovessero cambiare.
Facendo un passo indietro, hai letto delle dichiarazioni di Cosentino in merito alla discarica di Terzigno?    
Non mi sono stupito dalle dichiarazioni di Cosentino, immaginavamo già delle possibili pressioni fatte dal PDL sul nostro sindaco Auricchio per l’apertura della discarica a Terzigno con la cittadinanza in piazza a difendere il territorio. Sono stato e sono un fermo oppositore a tale scellerata scelta, e con il sindaco abbiamo avuto tanti momenti anche di duro confronto, sapere che abbia ceduto per aver subito forti pressioni non mi stupisce per niente, mi stupisce invece che oggi sia una certa parte politica a renderlo evidente non ricordandosi che la battaglia a Terzigno è iniziata già nel 2007 quando fu il governo Prodi a decretare la fine delle nostre terre.