“Loose Dogs”, cani sciolti, come essi stessi hanno pensato di definirsi per ragioni illustrate nel corso della serata dall’avv. Carmine Lauri, moderatore di una manifestazione, svoltasi all’interno del teatro comunale che ha segnato la nascita di un’associazione ciclistica volta a valorizzare sul territorio uno sport in forte declino e, nell’immaginario collettivo, sempre più icona degli eccessi che caratterizzano ogni tipo di competizione.
«Abbiamo scelto questo nome – spiega Lauri – in quanto si tratta di un gruppo formatosi per caso e cresciuto nel tempo. Ci definivamo cani sciolti perchè nel corso dei vari tragitti da noi intrapresi, finivamo per disperderci durante il cammino, dando proprio l’idea di questa figura metaforica che abbiamo assurto a nostra immagine». Nelle parole di Lauri, tutta la passione per uno sport troppo frettolosamente etichettato come simbolo del male e che invece racchiude significati ben più nobili e profondi.
«Il nostro obiettivo – racconta l’avvocato – è quello di valorizzare il ciclismo come una palestra di vita. Ogni sport ha una innata funzione pedagogica, ma il ciclismo in particolar modo aiuta a socializzare, consentendo l’aggregazione di tantissime persone, a programmare il proprio percorso al fine di raggiungere determinati obiettivi e, di conseguenza, permette di acquisire la cultura del sacrificio, la consapevolezza dei propri limiti, nonchè quello spirito solidale che si innesca nei momenti in cui all’interno del gruppo qualcuno abbia difficoltà nel reggere il ritmo imposto dagli altri».
Tra gli obiettivi dell’associazione, a medio termine, la disciplina dell’attività in due settori: corsa e mountain bike, con diversi regolamenti. Più ambizioso il progetto a lungo termine, che coinvolge direttamente la stessa amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Vincenzo Carbone e dall’assessore allo sport Filippo Carrella, ossia la creazione di una vera e propria polisportiva che coinvolga anche atleti di altre discipline sportive da coltivare all’interno di quell’autentica chimera costituita da un Palazzetto dello sport sempre rimasto soltanto nei progetti delle diverse amministrazioni succedutesi negli anni a Palma Campania.
Dal Sindaco Carbone, prossimo alla scadenza del mandato, l’impegno, nel caso in cui il popolo palmese dovesse rinnovargli la fiducia, a sostenere non solo l’associazione, ma anche l’ambizioso progetto. Parole di elogio anche dall’assessore allo sport: «Parlare di sport a 360° – afferma Carrella – e non limitarsi al solo aspetto agonistico è qualcosa di veramente importante, oltre che inusuale. Sono davvero felice che in questa sede si affrontino tematiche delicate come quella del doping. La nascita di un’associazione ciclistica è senza dubbio una buona notizia per il nostro paese».
Più scientifici gli interventi dei due medici ospiti presso il teatro comunale. Il dott. Marzullo ha esposto in maniera approfondita la problematica del doping e gli effetti negativi che produce sul fisico, allargando poi il discorso a tutte quelle patologie che sono causa di morte da sport. Il dott. Gugliotta inveceha posto l’accento sull’importanza dei controlli medici a cui sottoporsi prima di intraprendere un’attività sportiva, presentando poi il suo progetto Olimpus, in collaborazione con la Società sportiva calcio Napoli, una sorta di cartella clinica dello sportivo. Infine importante passaggio anche sulla figura del mental coach, ottima anche come antidoto all’utilizzo di sostanze dopanti.
La serata si è chiusa con la premiazione dei familiari di Santolo Di Genua, membro dell’associazione purtroppo scomparso e con la proiezione di un toccante video, dedicato allo stesso Di Genua, in cui tutte le tappe percorse dalle bici dei componenti del gruppo, sono state mostrate attraverso bellissime foto.