Il campionato di terza categoria è fermo, ma nella mente dei calciatori, dei dirigenti, dell’allenatore del Real Terzigno, sono ancora vive le immagini di quella maledetta domenica contro il Cercola Calcio, quando si è scritta la pagina più brutta della società rossonera.
Le sanzioni disciplinari inflitte dal giudice sportivo sono state severe, molto severe, soprattutto in virtù di un giudizio non equo, tra le due compagini. Il ricorso presentato dalla società del padron Avino, preliminarmente contesta in toto il contenuto del referto arbitrale del signor Amitrano della sezione di Torre del Greco, perché lacunoso e non corrispondente alla realtà dei fatti; in particolare è contestato, integralmente la ricostruzione delle dinamiche che hanno comportato la sospensione della gara, perché supportate da descrizioni fattuali, assolutamente faziose e capziose, ma come ci afferma il presidente Giordano, si contesta, altresì, l’abnorme entità del provvedimento sanzionatorio inflitto, non solo nel merito, ma anche per le gravi ripercussioni calcistiche, economiche e sociali che ne sono scaturite.
La non partecipazione alla gara contro il Liveri, è stata soltanto una presa di posizione, una contestazione, poi sapendo di un’altra sconfitta della capolista Rea Romano, fa mordere ancora di più le mani per non aver assottigliato ancora di più la distanza in classifica. Adesso, si resta in attesa di conoscere il verdetto definitivo del giudice sportivo, con la speranza che possa accogliere il ricorso della squadra locale.