Forti del risultato di sabato, sconfitta della capolista Rea Romano sul campo del S. Anastasia, i rossoneri di Terzigno sono scesi in campo, contro il Cercola, concentratissimi fin dal 1° minuto. La partita è combattuta soprattutto a centrocampo, ma la qualità tecnica degli uomini di casa si fa subito notare con alcuni spunti dell’ottimo Falanga, lusso per questa categoria.
Infatti, l’ex calciatore del glorioso Terzigno calcio, trascinava e guidava per mano il centrocampo rossonero. Veniamo alla cronaca. All’11° errore del portiere di casa, Rea, in disimpegno, ma la susseguente punizione ospite finisce letteralmente alle stelle. Dopo otto minuti, un primo episodio dubbio, il numero undici ospite, Ciano, apostrofa con parole offensive la panchina rossonera, il direttore sportivo Bianco, era allontanato dal rettangolo di gioco, perché entrava in campo senza autorizzazione, mentre il laterale avversario era solo ammonito.
Al 31° punizione dal limite di Falanga, per atterramento su Parmose, palla sopra la traversa. Due minuti dopo, azione manovrata con scambio tra Falanga e Giordano, palla di ritorno al fantasista rossonero che con un pallonetto da circa 30 metri, non sorprende il portiere ospite Dell’Ovo. La pressione rossonera si fa sentire e al 34° passano in vantaggio. Azione manovrata da Carotenuto, oggi capitano, che serve largo sulla fascia Donnarumma, il quale supera in velocità il portiere avversario e serve a Giordano il più facile dei goal. Quel Donnarumma largo sulla fascia è favoloso, il soprannome che alcuni amici gli affibbiano, Gabbiano, è adatto, vola e supera con facilità i diretti avversari. Quasi allo scadere della prima frazione, incursione di Loreto che serve Carotenuto, che con un potente tiro di sinistro, mette la palla a fil di palo.
Il secondo tempo inizia subito con una girandola di sostituzioni da entrambi le parti, ma da questo momento sale in cattedra il direttore di gara, il signor Amitrano della sezione di Torre del Greco. Espelle il terzino rossonero Annunziata, per presunte offese a un avversario, il ritmo sale e la stanchezza inizia a sentirsi, al 32° del secondo tempo, da registrare il primo tiro in porta della squadra ospite con il neo entrato Carezza su punizione, poi il Real Terzigno, respinge ogni attacco ospite e si affida al contropiede con il veloce Carillo per impensierire la porta avversaria.
La partita volge verso la fine, quando il calciatore avversario Thham Mbave Sougou colpisce a gioco fermo Franzese, s’iniziano a riscaldarsi gli animi dei calciatori in campo, il fattaccio arriva al 47° della ripresa, il calciatore ospite sopra menzionato, sempre a gioco fermo colpisce il centrale di difesa Ambrosio, impeccabile in marcatura su di lui, e scappa dalla zona del fattaccio, il capitano di casa fa notare all’arbitro ciò che stava accadendo e nel frattempo si scatena il parapiglia, rissa a tutto campo, ove si vedono coinvolti più calciatori. Ambrosio, porta i segni del fattaccio e dopo la doccia va alla vicina clinica S. Lucia ove riporta una prognosi di sette giorni, ma nel frattempo il direttore di gara chiedeva l’intervento delle forze dell’ordine.
I calciatori rossoneri, delusi da ciò che stava succedendo, apostrofavano che sono “caduti nel tranello organizzato dal calciatore di colore, ha fatto tutto lui, ci ha provocato, prima una gomitata a Franzese poi ad Ambrosio, forse perché non ha visto la palla tutta la gara e si è vendicato in questo modo. Vergognoso, vergognoso, perché ci sono persone, ragazzi, che aspettano la domenica per un momento di svago, per trascorrere due ore all’insegna del divertimento”.
È una squadra, quella rossonera, che si è sempre distinta per correttezza, ma passare per ineducati, sicuramente non va bene. La società non ha rilasciato dichiarazioni.