Il Comune di Ottaviano porta in tribunale la Regione Campania. È l’ultimo, ennesimo colpo di scena della “telenovela” riguardante Viale Cesare Augusto, l’arteria che taglia in due il centro cittadino, e che da anni ormai è un cantiere a cielo aperto. L’Ente di piazza Municipio, le cui sorti sono al momento rette dal commissario Claudio Vaccaro, in attesa delle elezioni comunali di fine maggio, vanta diversi crediti nei confronti della Regione Campania, tra cui il finanziamento necessario a completare la grandiosa opera di riqualificazione del centro storico voluta dalla passata amministrazione Iervolino.
Tutto ha inizio quattro anni fa: la coalizione di centrosinistra che governava la cittadina vesuviana mette mano al progetto del nuovo viale Augusto. Via gli storici pini che caratterizzavano la strada, partono i lavori che, entro breve tempo, dovrebbero rifare completamente l’arredo urbano del viale. Tuttavia, quei 2.900mila euro, sui quali l’ex primo cittadino Mario Iervolino contava per terminare l’opera, sono stati sì stanziati dall’Ente di Palazzo Santa Lucia, ma non sono mai arrivati nelle casse del Comune.
E lo stallo nella destinazione dei fondi ha prodotto anche quello nel quale versa il centro storico di Ottaviano. Agli occhi delle persone, viale Augusto si presenta da anni come un cantiere senza termine. Sparite le auto, i ragazzi che affollavano, specialmente nel fine settimana, il centro; e con essi sono sparite anche le poche attività commerciali, tra cui bar e pub, che avevano come clientela proprio la gente che frequentava l’area, ora desolatamente occupata dal cantiere e dalla segnaletica indicante i lavori in corso. Contro questo stato di cose è insorto il commissario Vaccaro, che ha dato mandato di adire le vie giudiziarie, nella speranza che la magistratura possa arrivare dove non è arrivata la politica.
Lo sblocco dei fondi promessi dalla Regione si fa sempre più urgente, se si pensa che, proprio pochi mesi fa, prima che l’ex sindaco si dimettesse, l’ex giunta comunale dispose lo stanziamento di circa 30mila euro presi dalle casse del Comune, perché fosse terminato almeno il primo tratto. La querelle su viale Augusto occupa dall’inizio della passata legislatura il dibattito politico locale: sul banco degli imputati, su tutti l’ex sindaco Iervolino. Dalle accuse dell’opposizione di centrodestra («Avete distrutto quel po’ di economia che c’era a Ottaviano») fino alla clamorosa comparsa di manifesti anonimi nella scorsa estate con la scritta “Assassini”, è tutto un coro di rimostranze nei confronti della passata amministrazione, accusata, nella migliore delle ipotesi, di essersi imbarcata in una «cosa più grande di loro».