Un consiglio comunale di fondamentale importanza, quasi completamente dedicato alla spinosa questione “zona rossa”. Come noto, dalla riperimentazione dell’intera area a rischio vulcanico, è scaturito l’obbligo, a carico dei comuni, di stilare un piano di emergenza da presentare entro il 31 marzo. L’amministrazione comunale si è immediatamente attivata al fine di ottemperare a quanto richiesto, affidando il compito ad una squadra di tecnici coordinati dal prof. Domenico Calcaterra.

Indispensabile quindi, diventava il consiglio comunale svoltosi ieri, presso l’inedita cornice della sala antistante il teatro comunale, stante l’indisponibilità della sala consiliare “Vincenzo Russo”, causa perdite d’acqua, dovute alle piogge, che ne avevano allagato i locali. Dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, il presidente del consiglio, arch. Michele Iervolino ha ricordato con un commosso saluto il povero Nello Graziano, figlio del capogruppo Michele, tornato proprio in questa circostanza ad occuparsi delle vicende di governo del paese, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari poco più di un mese fa. Parole toccanti, quelle di Iervolino, rotte dall’emozione, alle quale è seguito un minuto di raccoglimento.

E’ stato poi lo stesso Graziano ad introdurre l’argomento, illustrando quanto importante fosse un tempestivo intervento dell’amministrazione per scongiurare che l’intero territorio palmese venisse considerato zona rossa. Le proposte presentate nella pubblica assise, legate alla linea di demarcazione tra quella parte di territorio denominata r1, ossia ad alto rischio, e quella denominata invece r2, basso rischio, potranno impedire il rischio di vedersi bloccare l’intero territorio, anche se, la zona delimitata come r1, coincide con l’area sulla quale sorgerà il secondo polo industriale.

Proprio questa circostanza, ha fatto registrare un lungo, ma anche proficuo confronto tra maggioranza e opposizione. al termine dell’esaustivo intervento del prof. Calcaterra, coordinatore del pool di tecnici voluto dal comune per elaborare la proposta, dal quale emerso la concorde volontà di stabilire i confini delle due aree (R1 ed R2), fissando nel raccordo autostradale dell’A30, la linea di demarcazione. Non sono mancate le schermaglie, soprattutto al momento della dichiarazione di voto, ma nonostante i fisiologici battibecchi tra esponenti degli opposti schieramenti, si è giunti ad un quasi unanime (nessun contrario e solo due astenuti) voto di approvazione del provvedimento.

Invero, già prima di affrontare l’argomento zona rossa, il consigliere di opposizione Vincenzo Cauteruccio, aveva stuzzicato l’assessore al bilancio Angelo Saviano, circa dichiarazioni apparse su un periodico locale nelle quali si alludeva ad un attivo di oltre sei milioni di euro nel bilancio comunale, ricevendo però la pronta replica di quest’ultimo. Insomma, un dibattito inevitabilmente acceso che non ha però impedito l’approvazione del provvedimento con immediata esecutività.