L’Architetto Giancarlo Graziani, Assessore all’Urbanistica, questa mattina ha promosso un incontro sul tema della partecipazione alla formazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, in linea con il progetto amministrativo di un cammino urbanistico partecipato, già promosso da tempo. L’Assessore, ha rivolto ai tecnici presenti in sala, un invito specifico a ragionare sul piano di partecipazione, per poi tener conto delle loro sollecitazioni. In questo modo, secondo Graziani, si cerca di ascoltare le istanze che provengono dal territorio.
Sul sito internet del Comune di Sant’Anastasia, è possibile scaricare, sino a lunedì prossimo (data di scadenza del bando), una scheda di partecipazione, in cui si può trascrivere anche la descrizione della proposta. L’11 aprile scorso ci fu la delibera di giunta e Graziani, questa mattina, ha affermato con soddisfazione: “Il sindaco Esposito ha cercato un rapporto di concorrenza, in un progetto avviatosi due anni e mezzo fa, che si propone di essere uno strumento di partecipazione e condivisione. Questo è un momento cruciale per dimostrare che la partecipazione sia realmente utile e collaborativa”.
Poi ha, inevitabilmente, espresso il suo giudizio sulla politica regionale e riferendosi alla “zona rossa” ed alla mancata approvazione, tra l’altro attesa da tempo, del Piano Strategico Operativo, ha parlato della “miopia culturale” e della latenza decisionale di Palazzo Santa Lucia, ribadendo che l’Amministrazione ha diffidato la passata giunta Bassolino e quella attuale, senza differenze politiche, con la speranza di uscire da una situazione di stallo che attanaglia i paesi vesuviani: “Mi auguro che questa iniziativa – ha detto l’Architetto Assessore – induca la Regione ad oggettive spinte su decisioni che non sono state prese”.
Dopo aver descritto la scheda del progetto, ha passato la parola all’Architetto Enrico Formato, che ha dichiarato in merito: “Una prima fase di partecipazione allargata c’è stata già l’anno scorso; ora nella seconda fase ci aspettiamo un contributo in maniera più specifica dai tecnici. Stiamo cercando di evitare che si crei nuovo suolo per le attività produttive ed investiremo, piuttosto, sul riciclo delle risorse esistenti. Conoscere le intenzioni da parte di privati ed attività è molto utile e ci aiuta a capire quali parti del territorio debbano avere priorità”.
Sul concetto del riciclo delle risorse esistenti oggi non più sfruttate e sul conseguente freno alla creazione di nuovo suolo, espresso in precedenza da Enrico Formato, è ritornato lo stesso Graziani che poi ha lasciato spazio alle domande dei presenti ed ai relativi chiarimenti.