La Fiera Vesuviana si è affermata come l’evento per eccellenza dell’area vesuviana per la qualità della sua offerta, per la durata, per il coinvolgimento delle emergenze del territorio, per il richiamo alle tradizioni, per l’offerta culturale. Grazie al protocollo d’intesa che ha coinvolto i ventitré Comuni dell’area e la Provincia di Napoli sono stati superati i limiti municipalistici aprendo alla collaborazione con soggetti territoriali dotati di grandi capacità propositiva e potenzialità realizzative.

Il Comitato Fiera, tenuto conto che l’appuntamento settembrino, è un evento calendarizzato in automatico già nel futuro, sta cucendo un vestito ad hoc ad una manifestazione che è tra le più longeve in Europa.  Non si tratta, però, di un’operazione folkloristica, né tantomeno di un revival sbiadito dei tempi passati.

I grandi spazi riservati alla cultura e all’eccellenza enogastronomica, la cura dell’artigianato nei suoi molteplici e multiformi  aspetti, il settore culturale con le sue rassegne e convegni, spettacoli e dimostrazioni, il salone equestre con le sue eccellenze costituiscono i quattro pilastri espositivi a cui si aggiunge il settore più specificamente commerciale. Questi aspetti già sono stati al centro delle ultime edizioni, ma la prossima si propone di trasformare l’evento in fattore trainante per l’economia del territorio. La grande massa di visitatori provenienti da zone anche lontane ha molto apprezzato la Fiera e la sua offerta culturale, ma il territorio nel suo insieme deve essere maggiormente coinvolto. Per tale ragione il Comitato ha attrezzato una proposta che integri operatori e territorio dei comuni firmatari del patto.

È con questo spirito che il Comitato intende festeggiare il quattrocentesimo anniversario, riproponendo in chiave moderna la Fiera Vesuviana, ovviamente realizzata in un’area agricola, sui terreni dell’Istituto Agrario Statale Caravaggio presente nel territorio comunale. L’evento, aperto a tutti (l’ingresso è gratuito), è di tipo campestre, una manifestazione senza “effetti speciali”, un evento non da vedere ma da vivere. I settori sui quali il Comitato Fiera ha posto maggiore interesse: I Cavalli, l’Agricoltura e la trasformazione dei prodotti, l’Artigianato,  la Cultura, per i quali sono stati attivati percorsi itineranti gratuiti per il consumatore, ma attivabili solo su prenotazione. Con la messa a disposizione della vasta area dell’Istituto Caravaggio, occupata fino a qualche anno fa da un vigneto improduttivo, si è dato nuovo incremento al mondo del cavallo nella Fiera Vesuviana. È diventato nel giro di qualche anno l’appuntamento più importante e più atteso dell’evento che si realizza alla fine dell’estate sul territorio vesuviano: la rinascita del settore equestre ha dato nuova linfa a tutta la manifestazione.

La Fiera Vesuviana di San Gennaro, con il suo spazio notevole dedicato al cavallo, è dunque un appuntamento della  tradizione che si conserva nel tempo,  fatta non solo di animali, ma anche di uomini di cavalli, quelle persone che si incontravano in questa fiera antica, che era piacevole ascoltare mentre si scambiavano esperienze e si raccontavano aneddoti. Personaggi che appartengono al passato, ma sono vivi e presenti nella memoria di quelli che hanno un po’ di brina sui capelli. La tradizione ha un senso solo quando continua e le generazioni si passano la mano. Così si esprimeva il compianto amico lauretano Ciccio Nappi, che dimostrava grande amore e competenza quando più volte parlò di cavalli nei Convegni delle nostre Manifestazioni Equestri.

È ciò che è accaduto nella Fiera Vesuviana in cui il testimone retto da tante persone competenti, che coi cavalli ci parlavano, è stato trasmesso ad un gruppo di giovani valenti: ancora oggi la nostra terra produce uomini che amano i cavalli. Questi giovani hanno modificato il modo di rapportarsi al più nobile degli animali. Questa cultura e tradizione si è perpetrata nei secoli con una presenza sul territorio di commercianti di cavalli, di carrettieri, organizzati anche in carovane, oggi trasformatisi in moderni autotrasportatori. Infine vogliamo sottolineare come la crescita del settore equestre nella Fiera Vesuviana con la partecipazione delle scuderie del territorio e dei migliori cavallerizzi, oltre a suscitare l’entusiasmo del pubblico che assiste alle manifestazioni, ha permesso al settore di assurgere alla più viva considerazione da parte degli operatori, dato che si sta cercando di organizzare un partenariato con le maggiori istituzioni che si interessano al cavallo, tra cui la vetrina più importante in Europa, rappresentata dalla Fiera Cavalli di Verona.

Altro settore importante del mondo fieristico sangennarese è quello dell’enogastronomia. L’obiettivo principale del settore enogastronomico è quello di porsi come un evento del territorio vesuviano come uno spazio enogastronomico e come uno spazio culturale, non fatto cioè di sole degustazioni. Ai “tecnici” apparirà la metamorfosi dell’evento da incontro fieristico a un appuntamento da iscrivere in maniera fissa in agenda per i suoi contenuti tecnici, sociali e culturali. Proprio per questo sono state invitate le Associazioni enogastronomiche operanti sul territorio a guardare con attenzione l’evolversi della kermesse, soprattutto in vista delle celebrazioni del quattrocentenario. Il padiglione agroalimentare offre una chiave di lettura nuova, non pensata solo per il vasto pubblico, ma principalmente per tecnici e operatori del settore. Ruolo precipuo avranno le istituzioni del territorio, principalmente l’Istituto Alberghiero “Luigi De Medici” di Ottaviano, sede di spicco per la formazione di addetti alla ristorazione e il settore agrario e ambientale dell’Istituto “Caravaggio” di San Gennaro Vesuviano. Enti e Associazioni di seguito elencate che proporranno attività didattiche e ludico-didattiche tese a formare ed informare studenti e famiglie sul ruolo fondamentale del mondo rurale:

1) Funzionari agronomi divulgatori dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.

2) Funzionari veterinari, ittiopatologi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

3) Consulenti per le attività didattiche dell’Associazione Slow Food

4) Consulenti per le attività didattiche dell’Associazione Obiettivo Campania Sapori e Tradizioni

5) Consulenti per le attività didattiche dell’Unione Regionale Cuochi della Campania

Negli ampi spazi messi a disposizione dall’Istituto “Caravaggio” figurano strutture ed attrezzature a norma che permetteranno di svolgere dimostrazioni che interessino gli allievi delle scuole oltre il più vasto pubblico dei visitatori.

In Occasione della 400a edizione della Fiera Vesuviana, che si terrà dal 14 al 22 settembre 2013, il Comitato Fiera Vesuviana, in collaborazione con l’Associazione VESUVIAN BOOK di San Gennaro Vesuviano e con le altre associazioni culturali del territorio, intende riproporre e incrementare la rassegna dedicata al libro e agli incontri culturali allargando la partecipazione agli Editori della Campania.

Il Padiglione ubicato all’interno dell’area espositiva di circa centomila mq., presso l’azienda dell’Istituto “Caravaggio”, in San Gennaro Vesuviano, avrà una superficie di oltre 300 mq ed ospiterà gli spazi dedicati agli editori, alle associazioni ed agli incontri culturali, oltre ad una mostra storica. Il Comitato Fiera è convinto che viviamo tempi complicati e difficili non tanto perché siamo incapaci di offrire buone risposte al Paese, ma soprattutto perché dal punto di vista culturale non riusciamo a coniugare tradizione e futuro. Il lavoro artigianale è senz’altro uno dei pochi settori in cui il nostro territorio continua ad esprimere tutte le sue riconosciute potenzialità creative.

In particolare la riscoperta e la valorizzazione delle radici artigiane proiettate nel futuro e non semplicemente e nostalgicamente rivolte al passato offrono una chiave di lettura stimolante e originale per cogliere le prospettive del lavoro e non solo di quello manuale in un periodo storico ed economico di grande fragilità. Perciò la Fiera Vesuviana mette a disposizione i suoi spazi per evidenziare il connubio tra tradizione e innovazione, ospitando le attività di cui la fiera rimane gelosa custode, spaziando dal settore degli oggetti e attrezzatura in legno dell’agricoltura tradizionale fino alle più moderne proposte in termini di innovazione.

L’artigianato legato alla lavorazione della pietra lavica, della creta, della maiolica artistica, del ferro battuto, del rame, di oggetti in legno, di oggetti di ricamo, fino alla produzione didattica degli istituti ove si formano gli stilisti di moda.

Infine in ampie tensostrutture e in stands funzionali è inoltre allestito il settore più specificamente commerciale che vede annualmente la partecipazione di centinaia e centinaia di espositori, ciascuno dei quali è presentatore di prodotti specifici al vasto pubblico dei visitatori della Fiera che nella scorsa edizione ha contato la presenza di circa 300.000 visitatori. Un patrimonio di espositori che si arricchisce sempre di più negli anni, attirati proprio dalla quantità dei visitatori della Fiera Vesuviana.

Rituale di investitura dal Catapano, Corteo storico, Mostra cinofila, Gara regionale di bocce, maratona e corsa ciclistica, torneo di Burraco, torneo di scacchi, raduno auto d’Epoca, festival dei Nuovi Talenti musicali, spettacoli, esibizioni, ecc. costituiranno solo il contorno nel quale il corpo della manifestazione è immerso perché per tradizione se non c’è tutto questo non c’è FIERA!.