Negli ultimi anni, anche a San Gennaro Vesuviano si è registrata un’impennata della presenza di cittadini stranieri sul territorio comunale. Se fino ad una quindicina di anni fa, gli stranieri presenti sul territorio erano cittadini provenienti dalla Polonia o dall’Ucraina, nei periodi più recenti si è verificata una vera e propria invasione di extracomunitari provenienti dall’Asia, dalle regioni del Ceylon, in modo particolare Bangladesh.

I dati Istat del 2010 registravano una presenza di oltre duecento ucraini e più di centotrenta bengalesi. Ma al di la delle cifre, che sono sicuramente ballerine considerando gli irregolari, viene spontaneo soffermarsi a riflettere sull’alta presenza di stranieri nel nostro comune e sulle conseguenze che questo fenomeno ha portato e può ancora portare. Gran parte dei stranieri presenti a San Gennaro svolge lavori umili e poco remunerati. Quante volte abbiamo visto cittadini dell’est Europa con mansioni di facchinaggio in supermercati e negozi medio grandi, muratori e operai in cantieri edili, donne che svolgono pulizie o fanno da badanti? E i tantissimi bengalesi che lavorano presso sartorie e confezioni? Senza dimenticare che proprio questi ultimi hanno aperto anche esercizi commerciali come centri telefonici e alimentari. Proprio coloro che provengono dall’oriente sono veramente tanti e in continuo aumento. Piazza Margherita e via Ottaviano la mattina verso le 6,30: stranieri in attesa del primo autobus per Napoli. Via Nola, stessa ora: ancora tanti di essi a piedi si recano a lavoro in direzione dello stadio comunale. Ore 8,30-9,00, in periodo scolastico, giovani madri accompagnano i bambini a scuola, mentre bengalesi adulti aspettano alla fermata dell’autobus. Ore 8,30-9,00, periodo estivo: venditori ambulanti lungo via Ferrovia si dirigono alla stazione ferroviaria a prendere gli ultimi treni utili per Salerno. Ore 19-19,30, via Sarno: si assiste alla sintesi dell’intera giornata; decine di bengalesi ritornano da lavoro. Piazza Regina Margherita, la domenica dopo le ore 13: mentre i sangennaresi rincasano per il pranzo, la piazza a poco a poco si popola di stranieri, per arrivare al boom in pieno pomeriggio.

Conseguenza e problematica numero uno. Si è venuta a creare la concezione psicologica da parte degli italiani di non voler svolgere lavori a detta di molti “poco dignitosi” che devono essere riservati agli extracomunitari. In un periodo di grave crisi economica ed occupazionale…c’è anche chi, come detto prima, apre addirittura un’attività mentre il negoziante italiano chiude definitivamente i battenti. Conseguenza e problematica numero due. Il graduale timore e la crescente insicurezza da parte di una fetta di popolazione, soprattutto anziani, che iniziano ad avere nei confronti degli stranieri. Raccogliendo delle dichiarazioni in giro, si evince che alcuni concittadini hanno notato la grande presenza di stranieri, ma è quasi indifferente; altri affermano che questo fenomeno non è stato regolato e gestito nel migliore dei modi, concedendo troppo (basti pensare che lo scorso marzo si riunirono in sala consiliare diverse centinaia di bengalesi, che con la presenza del proprio ambasciatore, indissero una conferenza su temi economici). Ma i più sorpresi sono stati soprattutto gli anziani, che dall’alto della loro avanzata età, hanno dichiarato che stanno assistendo ad una particolare trasformazione culturale e sociale, mai vista prima; alcuni si chiedono quanti effettivamente sono gli stranieri presenti a San Gennaro; altri immaginano in un futuro lontano, un paese in cui la percentuale straniera supera quella locale.