Scavi senza pace: ennesimo crollo, infatti, all’interno del più grande museo a cielo aperto della Campania già pesantemente sotto accusa per lo stato di degrado contro cui puntano l’indice l’Ue e l’Unesco. Alcune pietre si sono staccate da un muretto della via Stabiana, nel complesso di Pompei: si tratta di una costruzione che come le altre risale a circa duemila anni fa. La scoperta è stata fatta questa mattina dagli impiegati del sito storico.
La via Stabiana dà accesso al teatro Piccolo, che resta comunque accessibile ai visitatori, secondo quanto ha comunicato la soprintendenza archeologica. Il distacco delle pietre dal muretto della via Stabiana è avvenuto dopo la chiusura del sito archeologico – ha reso noto la soprintendenza – ed è stato scoperto in mattinata durante l’ispezione di controllo. Un tratto della via Stabiana è stato transennato, ma la via – ha precisato la soprintendenza – resta accessibile così come resta accessibile per i visitatori il teatro Piccolo.
In via Stabiana stanno operando i tecnici della soprintendenza con l’archeologo Ernesto De Carolis, responsabile del Centro ricerca applicata, che sostituisce il direttore degli Scavi, Greta Stefani, attualmente in ferie. La via Stabiana è compresa nei lavori di manutenzione e restauro del “Grande progetto Pompei” finanziato dall’Unione Europea.