L’estrema facilità con la quale ci imbattiamo in luoghi che versano in condizioni di abbandono e degrado dimostra quanto poco ci impegniamo come istituzioni e come cittadini, in termini di progetto, di fatica e denaro, per la cura e la rivalutazione del territorio in cui viviamo.
Incuria e mancanza di spirito di iniziativa sono evidenti ovunque si volge lo sguardo. È davvero avvilente, dunque, scoprire che, in tanti comuni italiani, le ferrovie dismesse vengano riutilizzate per gli scopi più disparati, come ad esempio, piste ciclabili, trasporti privati, mostrando, in questo modo, quanto poco sia a cuore alla politica locale il bene comune e come essa sia poco incline alla mentalità della riqualificazione territoriale. La stazione di Ottaviano, linea Torre Annunziata-Cancello, è un esempio di degrado, la cui causa è palesemente l’“indifferenza sociale”. È chiusa dal 2006 e non sembra che ci sia, al momento, in programma alcuna possibilità di riapertura.
Sarebbe un importante segno di cambiamento di “rotta”, è il caso di dire, se ci fosse da parte delle autorità competenti la volontà di pensare ad un progetto di riqualificazione dell’area, progetto che potrebbe partire anche dai cittadini. Non bisogna dimenticare, infatti, che lo Stato, siamo innanzitutto noi.