Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Nicola Di Maio, 59enne di Castellammare di Stabia, Crescenzo Di Donna, 24enne di Boscotrecase e Giuseppina Grillo, 42enne di Somma Vesuviana, in quanto gravemente indiziati del reato di ricettazione in concorso. I poliziotti, liberi dal servizio, si trovavano nei pressi di via Vignatiello a Somma Vesuviana quando alcuni rumori provenienti da un vicino capannone hanno destato la loro attenzione. Avvicinandosi alla struttura industriale, hanno percepito la chiara origine metallica del frastuono ed affacciandosi da una feritoia, hanno potuto vedere i due uomini intenti a fare a pezzi una Citroen C1.
Sicuri di trovarsi di fronte a dei ricettatori, hanno quindi deciso di intervenire. Una donna li ha però visti e ha iniziato ad urlare «‘e Guardie!.. ‘e Guardie!». I due hanno quindi abbandonato tutto ed hanno scavalcato il muro di recinzione per darsi alla fuga, ma ad attenderli c’erano i poliziotti che nel frattempo avevano già bloccato anche la complice palo. All’interno del capannone, i poliziotti, oltre ai vari attrezzi atti allo smontaggio dell’autovettura, hanno rinvenuto un Fiat Ducato di proprietà del 24enne di Boscotrecase. All’interno del mezzo commerciale c’erano le targhe della Citroen che stavano smontando. Attraverso l’esame dei pubblici registri è stata identificata e rintracciata la proprietaria cui è stata subito restituita l’autovettura. La Citroen era stata infatti rubata lo scorso 20 settembre ad una 54enne del Vomero.
Nel corso dell’ispezione dei locali, i poliziotti hanno anche notato dei cavi elettrici manomessi che portavano ad un appartamento attiguo dato in affitto ad una 70enne. Chiamati i tecnici della società di distribuzione dell’energia elettrica, è stato scoperto che l’impianto era stato manomesso e che l’appartamento era allacciato abusivamente alla rete. La donna è stata pertanto denuncia per furto di energia elettrica. Nel frattempo i tre ricettatori sono stati sottoposti a fermo ed associati, gli uomini alla casa circondariale di Poggioreale e la donna a quella femminile di Pozzuoli.