Anche la città boschese diventa protagonista per la difesa dell’acqua pubblica e per il rispetto dell’esito del referendum di giugno 2011, quando il 98,45% dell’elettorato votò per la dismissione della gestione dell’acqua ai privati. A Boscoreale si è costituito il comitato civico “Acqua bene comune” per la costruzione di un percorso con gli Enti Locali per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nell’area dell’Ato3 Sarnese-Vesuviano.
Al comitato hanno aderito varie realtà del mondo associativo di Boscoreale. «Il primo passo di questo comitato – ha spiegato in una nota Sergio D’Alessio del Comitato “Acqua bene comune” di Boscoreale – sarà quello di divulgare alla cittadinanza di come si è arrivati alla privatizzazione di questo bene essenziale, il suo uso, la gestione sociale del suo ciclo. Secondo punto sarà far aderire il Sindaco di Boscoreale, Giuseppe Balzano, al protocollo di intesa per l’adesione alla rete dei sindaci dei Comuni dell’Ato 3 per la gestione pubblica del servizio idrico integrato.
La questione acqua è sicuramente una questione sociale – conclude D’Alessio – che interessa l’organizzazione della vita associata, la produzione, la distribuzione e il consumo dei beni e servizi. Al centro del problema c’è dunque l’uso che si fa di un bene naturale, il quale può essere gestito in modo equilibrato per il benessere di tutti».