Sono iniziate, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici e alla Difesa del Suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza, le attività di caratterizzazione e vagliatura di 17mila tonnellate di fanghi dragati dalla foce del Sarno, e in particolare dal canale Bottaro, tra il 2008 e 2009. «I sedimenti – ha spiegato l’assessore Cosenza – furono stoccati in aree attrezzate, ma la procedura operativa è rimasta ferma per anni poiché furono rinvenute tracce di cemento ed amianto all’interno dei sedimenti. La mole del materiale da smaltire ha reso ancor più complicata l’attuazione del processo che era in capo all’ex commissario Jucci e che oggi è stato ereditato dall’Agenzia regionale per la Difesa del Suolo, l’Arcadis, guidata dal commissario Flavio Cioffi. «Grazie ad un impegno costante, che ha visto la Regione in prima linea sin dall’insediamento della Giunta Caldoro, siamo riusciti, in stretto raccordo con il ministero dell’Ambiente, a sbloccare l’iter e ad allestire il cantiere».
Il Dipartimento di Scienze chimiche dell’università Federico II di Napoli ha già effettuato tutte le analisi preliminari ed è partita la caratterizzazione. «La fase di vagliatura – ha aggiunto Cosenza – durerà sei mesi, subito dopo la ditta appaltatrice provvederà a smaltire il materiale in impianti autorizzati fuori Campania. L’intera procedura di gestione dei sedimenti in questione è stata interamente concertata – ha concluso l’assessore Cosenza – con ministero dell’Ambiente, Ispra, Istituto Superiore di Sanità, Inail e Arpac in sede di conferenza di servizi. Il lavoro è attualmente seguito dalla Arcadis, in quanto subentrata all’ex Commissariato Sarno. L’importo dei lavori è pari a 38 milioni di euro, di cui 5 finanziati dal mio assessorato».
«Va detto che i laboratori universitari specializzati svolgono ogni giorno accurate analisi sui quantitativi di amianto dispersi – sottolinea l’assessore – fino ad adesso sono emerse solo tracce minime e assolutamente trascurabili, in ogni caso nettamente al di sotto dei limiti di legge. Lo smaltimento del materiale stoccato terminerà nella primavera del 2014 quando inizierà il dragaggio del Fiume Sarno da traversa Scafati fino alla foce. Si tratta di un’opera fondamentale per la sicurezza dei cittadini che consentirà, finalmente, lo smaltimento dei fanghi depositati negli anni. Una importante attività preliminare in vista dei fondamentali lavori previsti dal Grande progetto Sarno finanziato con fondi europei».