Notizia di giorni fa, il governo Letta ha condonato gran parte dei 98 miliardi di euro di sanzione nei confronti di concessionarie di slot machine che operavano illecitamente, raccogliendo in questo modo solo una minima parte del denaro stabilito, e scatenando critiche e polemiche tra forze politiche e opinione pubblica. Ritenendo che lo Stato assecondi troppo le dinamiche legate al gioco d’azzardo, il titolare di un bar della provincia di Piacenza ha sostituito, all’interno del proprio locale, le slot ed i videopoker con flipper e biliardino. “Un modo per combattere il vizio con fantasia”. In questi giorni, inoltre, la Regione Lombardia ha approvato una legge che tutela i giocatori patologici, stabilisce IRAP aggravata per i locali che ospitano le slot, e agevolata per quelli che vi rinunciano.
Sulla scia di tale iniziativa, anche il Pdl di Palma Campania ha deciso di proporre la “sostituzione” ai diversi bar presenti sul territorio. Ce lo spiega la coordinatrice locale, Simona Recupito.
Da dove nasce l’idea di promuovere tale iniziativa?
«Con il decreto Letta si è compiuto l’ennesimo atto di sfida alla pazienza degli Italiani. Trarre risorse economiche dai disagi dei giocatori patologici, non fa onore al Governo che, in quanto espressione “esecutiva” della legge, dovrebbe tutelare le famiglie, la dignità delle persone e il benessere economico, sociale e psicologico, tutti elementi che vengono meno di fronte a una situazione di ludopatia. Per fortuna, molti si sono indignati di fronte al condono, che aggrava il dilagare del gioco d’azzardo e arricchisce solo le concessionarie di slot machines. Dopo che la Regione Lombardia ha dimostrato la possibilità concreta di una legge “anti-ludopatia”, anche il Pdl di Palma Campania ha deciso di rivolgere un appello ai tanti bar della nostra città, affinché sostituiscano videopoker e macchinette con giochi di carte, flipper e calciobalilla, così da restituire anche ai bar la funzione di centro di ritrovo e di svago e lanciare un forte messaggio sociale, contro il gioco d’azzardo».
Come intenderà muoversi il coordinamento?
«Il coordinamento si fa promotore dell’iniziativa, ma è aperto a qualsiasi soggetto, ente pubblico, associazione privata o persona, che desideri dare il proprio contributo di idee e mezzi nella lotta al gioco d’azzardo. Insieme si può fare di più. Ovviamente, sarebbe gradito l’impegno delle diverse forze politiche, Camere di Commercio, Provincia, Amministrazioni Comunali… Se persino in Lombardia Pd e Lega si sono trovati d’accordo sul disegno di legge, non vedo perché anche in Campania una collaborazione non sia possibile. L’obiettivo è la tutela del giocatore, e questo trascende dai colori politici e dagli interessi di parte.».
Un modo, quindi, per fare sentire contemporaneamente la propria presenza sul territorio e lottare contro un dannoso fenomeno?
«In un momento di travaglio politico qual è quello che stiamo vivendo, noi non abbiamo perso il contatto con la gente e continuiamo ad interessarci, sempre e comunque, del nostro territorio, mettendo in atto iniziative semplici ma concrete, che tutelino le famiglie e la dignità delle persone».