Un manifesto con una forte presa di posizione da parte di tutto l’arco politico nolano, esclusa – naturalmente – la parte che sostiene il primo cittadino e con l’appoggio anche di alcune associazioni territoriali. Insomma, se il sindaco Geremia Biancardi non è in bilico, poco ci manca. Tant’è che nel corso del suo mandato i partiti di minoranza si era spesso spaccati nella loro politica di contrasto all’Amministrazione. Questa volta invece no: le opposizioni, infatti, tutte unite chiedono le dimissioni del primi cittadino e lo fanno con un manifesto firmato da partiti e movimenti politici che hanno sostenuto diversi candidati a sindaco battuti da Biancardi nella contesa elettorale.
Insomma, il centrosinistra ed il centro insieme contro l’Amministrazione accusata in primis della gestione finanziaria e dunque del “polverone” di Mandantopoli. In calce le sigle di “Associazione Accan”, Centro democratico, Città Viva, Etica e politica, La Festa dei folli – Associazione Arci, Lista civica per Nola, Nola ai nolani, Officine nolane, Partito Democratico, Partito Socialista, Progetto civico per Nola e Sinistra Ecologia e Libertà area nolana.
Nel testo del manifesto si legge tra l’altro: «La gestione delle finanze pubbliche da parte della maggioranza di centrodestra è stata fallimentare sotto ogni punto di vista. Gli stessi revisori contabili, che hanno chiesto al consiglio comunale di provvedere nei confronti dei dirigenti inadempienti, ci dicono che i bilanci approvati fin qui non sono per niente affidabili e mostrano molti dubbi sulla tenuta dei conti pubblici». E ancora: «Inoltre, oggi ci ritroviamo una macchina amministrativa paralizzata, priva persino di adeguato numero di personale dirigenziale, incapace di trovare il bandolo della matassa e di governare la città come meriterebbe la popolazione».