L’appello è di tutti coloro che amano ciò che la natura dona. Un simbolo naturalistico di San Gennaro Vesuviano, ma anche vera icona e simbolo della nostra penisola per il grosso numero di esemplari presenti in tutta Italia, è rappresentato dal maestoso Pino domestico (Pinus Pinea) localizzato in una zona periferica del paese ma allo stesso tempo nevralgica.

La località, detta  “cinquevie”, è una delle zone di confine che danno accesso al paese subito dopo l’uscita del casello autostradale A30 di Palma Campania. L’imponente arbusto, da diversi lustri, erge esattamente all’angolo tra una diramazione di via Mandrile e via Cupa Miano.

A prima vista, attualmente, le condizioni del pino non sembrano le più favorevoli. Nello specifico si evidenzia un sovraccarico della chioma e la conseguenza di tutto ciò è un apparente inclinazione di un grosso ramo, di consistente diametro,  in direzione proprio della strada (foto: lato Sinistro).

Questi alberi normalmente necessitano di una periodica potatura, soprattutto di alleggerimento della chioma e rimozione dei rami fuori sagoma per rendere appunto la chioma più armoniosa e permeabile al vento. Andando incontro all’inverno e quindi alle conseguenti perturbazioni, rappresentate nella nostra pianura da temporali accompagnati da venti molto forti e nubifragi, sarebbe opportuno e ora di provvedere alla messa in sicurezza del nostro portentoso pino sangennarese con i dovuti provvedimenti descritti sopra.

Di operazioni di potatura e aggiustamento il nostro pino ne ha viste ben poche, non vorremmo che lo stesso si ribellasse alla natura e a chi non se ne è preso cura per tutto questo tempo, causando qualche serio danno a persone o cose in una strada dove transitano centinaia di veicoli al giorno.

Gran parte della cittadinanza lancia un appello all’amministrazione comunale, affinché metta in atto degli interventi mirati, provvedendo realmente ad un restyling ed elevare finalmente “il nostro Pinus Pinea a vero simbolo di una delle più importanti zone agricole di San Gennaro Vesuviano, dove i noccioleti la fanno da padrona”.