Basta con gli “assessori di professione”, via libera ai volti nuovi e stop anche agli “affari di famiglia” in Giunta. Sono alcune delle principali modifiche allo statuto decise dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Le nuove “regole”, infatti, sono state pubblicate ieri sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania e prevedono un massimo di due mandati per gli assessori. Dunque, non più di dieci anni. Poi, anche se si è lavorato bene si resta a casa. Ma un altro limite imposto dal provvedimento riguarda la familiarità in Giunta.
Le modifiche allo statuto in tal senso recitano: «Non possono far parte della Giunta contemporaneamente assessori che siano fra loro coniugi, ascendenti, discendenti, o parenti e affini fino al secondo grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al terzo grado del sindaco, né chi abbia ricoperto la carica di assessore consecutivamente nei due precedenti mandati amministrativi. Altri punti interessanti delle modifiche riguardano inoltre l’aspetto sociale e la promozione delle attività comunali: «Il Comune ricerca la collaborazione e la cooperazione con altri soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei singoli cittadini, delle associazioni e delle forze sociali ed economiche all’attività amministrativa».
E ancora: «Il Comune ispira la sua azione ai principi di rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono l’effettivo sviluppo della persona umana e l’eguaglianza degli individui; promozione di una cultura di pace e cooperazione internazionale e di integrazione razziale; recupero, tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche, culturali e delle tradizioni locali; tutela attiva della persona improntata alla solidarietà sociale, in collaborazione con le associazioni di volontariato e nel quadro di un sistema integrato di sicurezza sociale;superamento di ogni discriminazione tra i sessi, anche tramite la promozione di iniziative che assicurino condizioni di pari opportunità». Insomma, sulla carta ottime intenzioni a cui tuttavia devono necessariamente seguire i fatti.