Avevano allestito alle falde del Vesuvio una vera e propria fabbrica di fuochi d’artificio, con 600 chilogrammi di polveri pirotecniche ancora da lavorare, 5.400 involucri semilavorati di artifizi pirotecnici, un centinaio di fuochi già pronti per la commercializzazione, oltre a micce e materiale necessario al confezionamento. Ma la Guardia di Finanza della Compagnia di Ottaviano, ha individuato e sequestrato tutta la struttura, di 2.700 metri quadrati, e il materiale, denunciando a piede libero tre persone che erano all’interno dell’immobile per fabbricazione ed omessa denuncia di materiale esplodente.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno individuato l’immobile adibito a fabbrica in una zona adiacente i confini del Parco Nazionale del Vesuvio ad Ottaviano, al cui interno hanno trovato tutto il materiale necessario alla produzione dei fuochi d’artificio illegali: gli agenti hanno sequestrato i macchinari per la produzione, 5.402 involucri semilavorati di artifizi pirotecnici artigianali, oltre un centinaio di fuochi pronti per la vendita, circa 600 chilogrammi di polveri pirotecniche e 2.900 micce e materiale necessario al confezionamento.
Il materiale sequestrato era privo di qualsiasi forma di certificazione e controllo ed era sicuramente destinato al mercato illegale, probabilmente già in vista dei festeggiamenti di Capodanno. Si tratta, dunque, della prima importante operazione contro i botti killer utilizzati per salutare il nuovo anno e che continuano a fare vittime e feriti ogni primo gennaio.