Due lavoratori in nero e altri non in regola. È la scoperta fatta nel corso di una serie di controlli effettuati da carabinieri e Guardia di Finanza nell’ambito di un servizio predisposto per contrastare il lavoro sommerso che ha portato alla denuncia di un cittadino cinese e al sequestro di una fabbrica. I finanzieri di Torre Annunziata e Ottaviano e i carabinieri di Terzigno, con il supporto di specialisti dell’Arma di Napoli (quelli del gruppo tutela lavoro e del nucleo operativo ecologico) hanno sottoposto a controlli una ditta per la produzione e il confezionamento di capi di abbigliamento di Terzigno in via Bonaguan.
Qui hanno rilevato gravi violazioni alle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e denunciando il socio accomandatario della ditta, un cittadino cinese di 47 anni residente a Terzigno. L’opificio è stato sottoposto a sequestro penale. La struttura ha una superficie di circa 160 metri quadrati e vi erano 22 macchine per cucire dal valore complessivo stimato pari a 300mila euro.
Sul posto sono stati inoltre trovati e sequestrati 19 sacchi contenenti rifiuti di lavorazione tessili non correttamente smaltiti. Al titolare sono state contestate 81 violazioni per un totale di oltre 450mila euro. L’attività imprenditoriale è stata inoltre sospesa.