L’arresto del sindaco Carmine Esposito è avvenuto questa mattina nei pressi del Municipio, a stringere le manette intorno ai polsi del primo cittadino sono stati i carabinieri di Castello di Cisterna: l’accusa è di corruzione. Il primo cittadino stava, infatti, ricevendo una mazzetta di 15mila euro da una ditta che si era aggiudicata nei mesi scorsi l’appalto per la raccolta dei rifiuti nel comune vesuviano. Le indagini hanno accertato che ad aggiudicarsi l’appalto per la rimozione dei rifiuti a Sant’Anastasia inizialmente era stata un’altra ditta, gradita al Comune, secondo gli inquirenti.
In seguito a un ricorso al Tar, tuttavia, la rimozione dei rifiuti era stata aggiudicata a un altro imprenditore al quale il sindaco aveva subito fatto capire che se avesse voluto lavorare avrebbe dovuto versare 5mila euro al mese. In caso contrario lo avrebbe ostacolato in tutti i modi. L’imprenditore si è rivolto ai carabinieri i quali hanno registrato tutti i colloqui intercorsi tra lui e il sindaco Carmine Esposito, incontri nel corso dei quali sono stati presi accordi per il pagamento della “mazzetta”.
Anche l’appuntamento di oggi, quello decisivo, è stato registrato: i due si sono incontrati prima in Municipio e successivamente in un bar vicino al Comune, dov’è avvenuto l’arresto. Il sindaco si trova ora in carcere.