Non si spegne l’eco dei “Forconi Vesuviani”, che dal presidio sangiuseppese si stanno riorganizzando nella protesta innescata con blocchi e manifestazioni pacifiche poco prima del periodo natalizio. Il web è la forma di comunicazione al momento più forte, dove viaggiano gli appuntamenti e le riunioni ma soprattutto le iniziative da mettere in campo. Ed il movimento partito da San Giuseppe Vesuviano, e che intende diffondersi in tutta l’area ai piedi del vulcano, adesso si rivolge direttamente ai sindaci dell’area. E lo fa attraverso una lettera-appello con cui chiede la collaborazione degli amministratori per lavorare sulla riduzione delle imposte, a partire dalla Tares.
«Siamo contrari alla violenza – dicono i “Forconi” – ma allo stesso tempo non possiamo essere ciechi davanti alla crisi ed all’elevata tassazione che colpisce i cittadini. Illustre sindaco – continua la missiva – siamo convinti che sia arrivata l’ora perché il popolo si risvegli, scendendo in piazza contro lo spreco di denaro pubblico da parte del Governo, e vogliamo riuscirci anche attraverso una collaborazione del primo cittadino dei singoli comuni a cui ci rivolgiamo».
Dunque, un invito vero e proprio a scendere in strada accanto ai “Forconi Vesuviani”, che nel corso dei blocchi e delle manifestazioni dei mesi scorsi si sono dimostrati molto meno “pericolosi” di quanto in tanti si sarebbero aspettati dopo i troppi allarmi lanciati da più parti. E sui social network gira la lettera «da stampare e da diffondere in attesa di una replica da parte dei sindaci». Intanto il movimento vesuviano si sta organizzando in merito alla Tares ed ai rifiuti, riunendosi in diverse città dell’area per chiedere sensibili sconti sull’imposta comunale, che per legge deve coprire interamente la spesa dell’Amministrazione per lo smaltimento del solido urbano.