Buona parte della politica del Vesuviano ed i comitati civici sembrano essere d’accordo: «La Gori deve andare via dal nostro territorio». Non è un attacco diretto all’azienda che eroga il servizio, pur molto critica soprattutto nell’area alle falde del vulcano, ma un preciso richiamo all’acqua quale bene pubblico e che dunque non deve essere gestita da aziende, bensì dai cittadini e quindi direttamente dagli enti locali.
Ha avuto un’importante risonanza ed un’ottima partecipazione, l’incontro di stamani promosso a Castellammare dai movimenti civici di Boscoreale che da anni lottano contro la privatizzazione dell’acqua. Non solo attivisti, infatti, hanno preso parte all’incontro. Ma c’è stata anche una profonda partecipazione da parte degli esponenti politici del Vesuviano. Delegazioni, in tal senso, sono arrivate da San Giuseppe Vesuviano, Poggiomarino e da diverse città del Vesuviano e dell’Agro-Sarnese.
«L’acqua deve essere un bene a disposizioni di tutti – hanno affermato i relatori dal palco – ed aziende come la Gori non possono e non devono gestire il servizio idrico». Tra gli interventi anche quello dell’Associazione degli Scettici: «Siamo ad un punto cruciale sul tema, ad oggi sono numerosi i Comuni che dal 2011 hanno firmato il protocollo d’intesa successivo al Referendum».