Dopo il suicidio di Eduardo De Falco, 43 anni, il pizzaiolo-panettiere di Pomigliano suicida il 19 febbraio scorso dopo una cartella da 2mila euro per la posizione irregolare di una donna nel suo negozio e la presenza della moglie, di fatto l’attività degli ispettori del Lavoro a Napoli sono interrotte.
I sindacati di categoria, infatti, hanno proclamato uno stato di agitazione per la situazione di tensione che si è creata. La conferma che «oggi non siamo in una situazione di normalità», arriva anche dal segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi, oggi in visita nella Direzione territoriale del Lavoro partenopea cui fanno capo 90 ispettori.
«Non sappiamo come potremo operare in futuro – dice – non potremo continuare a operare come abbiamo fatto sinora perché oggi non siamo in una situazione di normalità». Pennesi sottolinea che «non c’è stata nessuna vessazione» nei confronti del pizzaiolo-panettiere suicida e che nel suo caso gli ispettori «si sono limitati ad applicare la legge».