da Gori riceviamo e volentieri pubblichiamo:
In relazione all’articolo pubblicato il 29 marzo su www.ilfattovesuviano.it dal titolo “Gori all’attacco contro gli utenti morosi: via l’acqua e i contatori a Somma e Boscoreale”, Gori ritiene doveroso effettuare alcune precisazioni.
È, infatti, necessario ribadire ulteriormente che Gori applica le regole previste dalla legge (Codice Civile), dalla Carta del Servizio Idrico Integrato (Sii) e dal Regolamento del Sii. Questi ultimi due documenti, approvati peraltro dall’Assemblea dei Sindaci dei Comuni gestiti da Gori, prescrivono in caso di morosità un’apposita procedura. In particolare, si arriva alla sospensione della fornitura solo dopo diffide e preavvisi notificati direttamente e preventivamente agli interessati, ai quali è comunque sempre data la possibilità di regolarizzare la propria posizione anche mediante la rateizzazione del proprio debito.
«La legittimità e la correttezza del nostro operato – spiega il presidente di GoriI, Amedeo Laboccetta – non è in discussione. Siamo tenuti ad assicurare la parità di trattamento tra tutti gli utenti, perché la morosità, così come il fenomeno dell’evasione fiscale, danneggia chi invece paga regolarmente il servizio che ottiene. Inoltre, facciamo presente che esistono agevolazioni tariffarie per le utenze deboli e disagiate. In particolare, coloro che hanno un reddito risultante dalla certificazione Isee inferiore a 7.000 euro l’anno hanno diritto a 25mila litri di acqua gratis ogni trimestre».