Domenica in piazza Garibaldi si terrà una giornata dedicata al tema dell’acqua pubblica. L’iniziativa è promossa dal Collettivo Vocenueva, Libera San Giuseppe, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà. Altre realtà associative del territorio si vanno aggiungendo nelle ultime ore. Dopo il referendum del giugno 2011, che si è espresso contro la privatizzazione del servizio idrico, numerose associazioni e forze politiche hanno avviato un percorso verso un sistema di gestione delle acque completamente pubblico che superi la situazione attuale in cui il servizio è affidato a società miste con la presenza di privati. Gli italiani si sono pronunciati in modo chiaro in favore dell’acqua come diritto umano universale, non soggetto a logiche di profitto.
San Giuseppe Vesuviano, insieme ad altri 76 municipalità dell’Ato3, è sottoposto al controllo della Gori, Gestione Ottimale Risorse Idriche, di proprietà dei Comuni e dall’Acea, colosso romano delle multiutility. Negli ultimi anni la gestione Gori si è contraddistinta per inefficienze e forte incremento delle tariffe. Proprio in questi giorni, stanno pervenendo a molti cittadini fatture di pagamento inaspettate e con importi insostenibili, anche di alcune migliaia di euro. Gori non ha investito in infrastrutture nell’ultimo decennio, con il risultato che il servizio per i cittadini è oggi peggiore che in passato. Inoltre, in una fase complessa quale è l’attuale congiuntura economica, le famiglie più svantaggiate vivono il dramma dei distacchi e la privazione di un bene prezioso come l’acqua.
Il tema della ripubblicizzazione è stato al centro anche del dibattito dell’ultimo consiglio comunale per effetto della mozione presentata dal Gruppo Vocenueva-Libera-PD che chiedeva l’adesione alla “Rete dei sindaci Ato3 per l’acqua pubblica”, protocollo d’intesa fra amministrazioni che si battono per il superamento della GORI e per la costituzione di Aziende speciali di proprietà dei comuni e con la partecipazione alla gestione da parte dei cittadini. Sul punto, la maggioranza Catapano ha deciso di prendere tempo e rinviare la discussione ad un prossimo consiglio monotematico.