La città sta per dire addio all’Ufficio del Giudice di Pace. Secondo la nuova distribuzione dei tribunali, infatti, la sede di viale Elena non sarà più attiva già dal secondo giorno di maggio. Ma gli avvocati del Foro di Nola lanciano un appello al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, affinché salvi gli uffici di Ottaviano, ma anche di Acerra e Cicciano: le tre sedi che finirebbero per essere “compresse” tutte a Nola, rischiando di provocare una grave empasse giudiziaria.
«Al fine di garantire una razionalizzazione nella distribuzione del contenzioso presso gli Uffici del Giudice di Pace esistenti nel circondario e delle risorse umane a queste afferenti – spiega il presidente dell’ordine degli Avvocati di Nola, Francesco Urraro – chiediamo al ministro della Giustizia uno stop all’entrata in vigore della nuova disposizione, mantenendo e prorogando l’attuale assetto sia territoriale e sia amministrativo, bloccando l’applicazione del personale amministrativo, che dovrebbe segnare l’esodo dei dipendenti degli uffici soppressi presso altre sedi giudiziarie».
Un’iniziativa per scongiurare il definitivo smantellamento delle strutture esistenti di Acerra, Cicciano e Ottaviano, e la loro fusione con Nola, che provocherebbe un inevitabile intasamento della struttura. L’appello promosso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola segue l’istanza rivolta dai Coordinatori degli Uffici del Giudice di Pace interessati dalla applicazione della nuova “geografia” giudiziaria, per evitare l’immediata applicazione dei trasferimenti e scongiurare così l’interruzione del servizio dal 29 aprile.