Anche nell’anno 2013, il Comune di San Gennaro Vesuviano ha rispettato i crismi del Patto di Stabilità interno. E si tratta di un risultato significativo per l’Amministrazione Comunale retta dal sindaco Aniello Giugliano, giunta al termine del suo quinquennio di lavoro. Del resto, l’ultimo Bilancio di Previsione approvato è l’eredità che l’esecutivo dell’ente di piazza Margherita lascia a chi lo succederà, all’indomani della tornata elettorale del prossimo 25 maggio. Lo strumento finanziario adottato alla fine dello scorso anno ha programmato una spesa pari a circa sei milioni e mezzo di euro per tagliare con successo i futuri traguardi amministrativi.
In termini di entrate, tenendo conto delle aliquote invariate rispetto al 2012, sono stati previsti incassi per 5,6 milioni di euro: un milione e 30mila euro derivanti dall’Imu, 2 milioni dalla Tarsu-Tares, 920mila euro dal fondo di solidarietà comunale, 1 milione e 60mila euro dall’addizionale comunale Irpef, 50mila euro dalla Tosap ed altri introiti minori. I contributi statali sono quantificabili in 121mila euro, quelli erogati dalla Regione ammontano invece a 400mila euro, mentre le entrate da proventi diversi sono pari a 340mila euro.
Alla luce di questa disponibilità finanziaria, l’Amministrazione ha messo in conto una somma corrente di circa 2 milioni di euro e così ripartito le risorse per i vari settori: circa 300mila euro per gli interventi di Manutenzione ordinaria (strade, scuole, impianti sportivi, casa comunale); stessa somma, altri 300mila euro, per la Pubblica Illuminazione (previo affidamento Consip della parte di pagamento delle utenze e della manutenzione degli impianti); analogo impegno (sempre 300mila euro) per il settore dei Servizi Sociali, che vede il Comune impegnato direttamente ed in misura superiore al passato, oltre che nel Piano di Sociale di Zona anche con interventi diretti a sostegno delle categorie più deboli (pacchi alimentari, casa famiglie, contributi una tantum ai meno abbienti, assistenza scolastica, ecc.); l’ambito dell’Istruzione diventa rilevante con una previsione di spesa pari a 600mila euro; infine, sono stati dispensati 400mila euro per l’adeguamento ed il miglioramento della Viabilità ed altri 100mila euro per il Settore Sportivo e Ricreativo.
Altre o correlate “voci di spesa” sono poi quelle inerenti le Prestazioni di Servizi (3,8 milioni di euro, affidamento a terzi di servizi essenziali), il Personale (circa 1,2 milioni di euro, riferiti al costo del lavoro per retribuzione diretta e riflessa, comprendente i contratti a tempo indeterminato, quelli a tempo determinato, le consulenze, le collaborazioni, i comandi e le convenzioni), l’Irap (105mila euro), gli interessi per mutui contratti (70mila euro), l’acquisto di beni (320mila euro) ed altri costi e vari (circa 700mila euro).
La parte in conto capitale, pari a 6 milioni di euro, è tratta dal programma triennale 2013/15 approvato in giunta e confermato in consiglio nella seduta di approvazione del Bilancio di Previsione. Anche questa, per il profilo dei pagamenti e degli incassi, risente delle influenze del Patto di Stabilità Interno, che consente di poter ipotizzare una movimentazione non superiore a 500/600mila euro per l’anno 2014.
«San Gennaro Vesuviano – afferma il sindaco Aniello Giugliano – si conferma un Comune virtuoso. Un dato che ci soddisfa appieno e che evidenzia un taglio netto con le passate esperienze governative. Infatti, prima dell’avvento della nostra Amministrazione, il Patto di Stabilità Interno veniva puntualmente sforato, sebbene in cassa ci fossero ben 5 milioni di euro, con gravi conseguenze a discapito della buona amministrazione. Il nostro Comune era annoverato tra quelli “strutturalmente deficitari”, ma da quando ci siamo insediati noi i conti sono a posto e l’ente è tornato ad essere un comune virtuoso grazie ad un’oculata politica di gestione, raddoppiando le risorse in cassa. Auspichiamo – conclude il primo cittadino – che in futuro il Governo nazionale allenti la morsa e riduca i vincoli imposti dal Patto di Stabilità, in modo da poter consentire all’Amministrazione di poter programmare degli interventi a favore della popolazione, aumentando la possibilità di interventi nel sociale e in opere di pubblica utilità».