Affidare le operazioni di voto agli indigenti e disoccupati dopo un attento controllo dei modelli Isee e del tenore di vita. Il Movimento 5 Stelle si fa sentire in tal senso anche a Somma Vesuviana, dove gli attivisti rivendicano la paternità dell’iniziativa, ed a Poggiomarino, città in cui sono state protocollate le richieste ai rispettivi Comuni.
Dopo San Giuseppe Vesuviano, dunque, l’area ai piedi del vulcano – attraverso i “grillini” – tenta di dare una piccola scossa alla parte burocratica delle elezioni, cercando di “sdoganare” l’ammortizzatore sociale. A Somma, tuttavia, avrebbe una valenza doppia poiché si eleggeranno i parlamentare europei ma anche il nuovo consiglio comunale e dunque il sindaco.
Il compenso è di circa cento euro per ogni consultazione, una cifra che certamente non cambierebbe quasi nulla agli scrutatori ma che rappresenterebbe un piccolo segnale, una boccata d’ossigeno per chi realmente è senza reddito.