Si è svolto presso l’aula consiliare del Comune di Ottaviano il dibattito sull’archeologia a cui erano presenti diversi esperti del settore. Il moderatore dell’evento, Carmine Cimmino ha dapprima spiegato l’importanza della manifestazione e il valore della stessa ed ha ceduto la parola al padrone di casa, il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso. Dopo i saluti di rito effettuati anche dall’organizzatrice della manifestazione, l’assessore alla Cultura, Marilina Perna, la parola è stata data anche a Caterina Cicirelli responsabile della Sovrintendenza per la zona vesuviana.
Il valore, ma soprattutto l’importanza della manifestazione è stato più volte ripetuto durante la serata dagli ospiti, le realtà del vesuviano presentano un importante patrimonio culturale. Gennaro Barbato del Comitato Civico ha affermato in più riprese che i politici dell’intero comprensorio vesuviano e i vertici della Sovrintendenza non hanno adempito il loro compito nel passato, rallentando i lavori di scavo. La zona vesuviana, ha continuato Barbato è ricca di strutture che vanno dal bronzo antico all’epoca romana, ne è esempio l’acquedotto Augusteo che parte dalla città di Sarno e attraversa anche i comuni di Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Terzigno, Boscoreale e arriva fino alla città mariana di Pompei. L’altro ramo riforniva la piscina Mirabils a Pozzuoli.
La serata si è “riscaldata” quando Barbato tirato in ballo i lavori che si dovrebbero svolgere per le ville rustiche di Ottaviano, in modo particolare della Villa del Pensatore a quota 550 metri sul livello del mare, la più in alto ritrovata finora sul Somma – Vesuvio e la Masseria Libbrai che, nel suo sottosuolo può nascondere una villa rustica di grosse dimensioni. La promessa conclusiva è di un prossimo incontro stabilire le iniziative più valide e opportune affinché possano iniziare gli scavi per riportare alla luce queste bellezze sotterrate.