Il reggente del clan Fabbrocino, Francesco Maturo (nella foto grande), aveva addosso due pistole pronte a sparare. Entrambe, naturalmente, con matricola abrasa. Le armi sono state inviate al Racis di Roma per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue. Con lui è stato preso anche un fiancheggiatore, Aniello Grimaldi (nel riquadro), 40enne di Angri, città dove il ras è stato catturato dai carabinieri.
Il boss aveva nel portafogli anche una carta d’identità falsa che probabilmente era pronto ad utilizzare per sfuggire ad eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. Il numero uno del clan Vesuviano era latitante dal dicembre 2012, ed era inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi, sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per associazione di tipo mafioso ed estorsioni.
Maturo, 43 anni, aveva tuttora la residenza nel rione Boccia di San Giuseppe Vesuviano e secondo gli investigatori era proprio lui a guidare la cosca egemone in molti comuni dell’area ai piedi del vulcano. La sua latitanza ad Angri è stata dunque interrotta grazie ai militari dell’Arma di Castello di Cisterna e Nocera Inferiore.