«Il 20 maggio scorso il Consiglio Comunale di San Giuseppe Vesuviano ha approvato il regolamento e le tariffe per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che insieme alla Tari, la tassa sui rifiuti, andrà a formare l’imposta unica comunale. Benché i Comuni avessero la facoltà di stabilire l’aliquota e le detrazioni per determinate fasce della popolazione, la maggioranza ha votato per la percentuale massima del 2,5 per mille) e senza alcuna possibilità di sgravio fiscale». A protestare sono gli esponenti di Vocenueva-Libera_pd
«Abbiamo chiesto fortemente l’applicazione di un’aliquota più bassa – afferma il capogruppo in consiglio comunale, Agostino Casillo – In questo momento di forte crisi economica, il Comune deve tagliare le spese inutili, come ad esempio le consulenze esterne, e non può fare cassa sulle famiglie». «C’era la possibilità di alleggerire il peso della tassa almeno per i redditi più bassi – continua Antonio Borriello consigliere comunale dello stesso gruppo – invece l’amministrazione Catapano ha deciso di far pagare tutti al massimo. Inoltre, come ha fatto la maggioranza dei comuni in Italia si poteva prorogare il pagamento ad ottobre invece per i sangiuseppesi il 16 giugno arriverà la stangata».
«Nelle ultime settimane – concludono i due consiglieri – abbiamo assistito al susseguirsi di attacchi personali reciproci tra l’attuale sindaco ed una parte dell’opposizione. Mentre i cittadini hanno bisogno di risposte concrete la vecchia politica mette in mostra il peggio di sé. Noi continueremo a chiedere che la politica si occupi dei problemi concreti dei nostri concittadini».