Si è svolto oggi, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, un incontro volto ad affrontare le problematiche connesse al trasferimento delle Opere Regionali e del relativo personale da parte della Regione Campania all’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano e, per esso, al soggetto gestore Gori. La riunione, richiesta da Gori e fortemente voluta dal presidente Amedeo Laboccetta, è stata presieduta dal presidente del Consiglio Regionale Pietro Foglia, ed ha visto la partecipazione dei rappresentanti di svariati Gruppi Consiliari e di tutte le organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl.
Il primo intervento è stato quello dell’Ad di GORI, Giovanni Paolo Marati, che, evidenziando la delicatezza del tema, ha sottolineato l’urgenza di individuare in tempi stretti una modalità di salvaguardia del personale che, però, non gravi in maniera esclusiva sulla tariffa applicata da Gori e, di conseguenza, sui cittadini dell’Ato 3. «Per coniugare le garanzie occupazionali senza intaccare l’efficienza gestionale dell’azienda – ha concluso Marati – abbiamo prima condiviso un percorso con l’assessorato all’ambiente e le organizzazioni sindacali, poi sottoscritto un accordo volto a far assorbire il personale su scala regionale, in base ai piani industriali di tutti gli Ato campani, affinché ciascun lavoratore trovi adeguata collocazione in ambito regionale e i relativi costi siano equamente distribuiti in una logica di perequazione».
A seguire, il presidente Amedeo Laboccetta ha voluto evidenziare l’efficienza della società che gestisce il servizio idrico integrato nei 76 comuni dell’Ato Sarnese-Vesuviano: «Sono entrato solo qualche mese fa, con un’opinione purtroppo inquinata dalla campagna mediatica negativa che dipingeva Gori come un carrozzone. Ho trovato, invece, una realtà che presenta anche punte di eccellenza. Non sarebbe giusto, quindi, avere ulteriori contraccolpi che possano minare l’equilibrio faticosamente conquistato e sono certo, in questa mia considerazione, di trovare d’accordo i sindacati. Devo dire infatti – conclude Laboccetta – che il primo impatto molto positivo l’ho avuto proprio con le organizzazioni sindacali, che hanno subito mostrato un grande senso di responsabilità e un’apertura al dialogo alla ricerca di soluzioni condivise che, alla fine, hanno sempre il principale obiettivo di tutelare i lavoratori».
L’obiettivo principe di tutte le parti resta ovviamente quello di garantire i livelli occupazionali, così come sottolineato dai vari interventi che si sono susseguiti. I rappresentanti sindacali si sono detti sostanzialmente soddisfatti della proposta, già approvata e sottoscritta dall’assessorato all’Ambiente della Regione Campania, dagli Enti d’Ambito e dalla stessa Gori, al fine di pervenire ad un provvedimento legislativo del Consiglio Regionale nell’ambito del disegno di legge per il riordino del Sii o, comunque, ad altro idoneo provvedimento legislativo più celere ed opportuno.