Mentre Ottaviano, attraverso l’archeologo Gennaro Barbato, chiede di riportare in città il capitello appartenuto all’imperatore, Nola fa finta di nulla e prepara le celebrazioni per il bimillenario della morte del personaggio storico.
Insomma, è lotta tra le due città su chi deve ospitare il prezioso reperto storico che al momento si trova nel museo archeologico della città bruniana. La ricorrenza cade martedì prossimo, il giorno 19, ed intanto l’assessore nolano alla Cultura, Cinzia Trinchese, annuncia il programma: «Alle ore 10 verrà deposta una corona di alloro ai piedi della statua in piazza Duomo, Nola si prepara a celebrare il primo imperatore romano con momenti unici e suggestivi che riporteranno la città che lo ha visto spirare allo splendore dell’antica Roma. A settembre ci sarà la presentazione del programma ricco di eventi».
Da Ottaviano, invece, il sindaco Luca Capasso viene tuttora stimolato da Barbato e da altri cittadini per riportare ad Ottaviano l’antico e prezioso capitello nella città in cui l’imperatore è geograficamente nato e cresciuto.