Una derattizzazione e una disinfestazione su tutto il territorio comunale è stata disposta nei giorni scorsi dal primo cittadino che ha sollecitato un intervento in merito da parte dell’Asl. Complice il caldo e l’incuria, nell’ultimo periodo, diverse sono state le segnalazioni e le lamentele arrivate a Palazzo De Fusco. Un intervento volto a tutelare la salute pubblica che viaggia di pari passo con un’altra ordinanza a firma del sindaco Uliano.
Contestualmente alla disinfestazione, infatti, il primo cittadino ha diramato un’ordinanza con la quale si invitano i privati, proprietari o conduttori dei terreni incolti e aree libere, ad assicurare una manutenzione costante per evitare inconvenienti igienico sanitari e conseguenti rischi per la salute dei cittadini. Nel periodo estivo, in particolar modo, sterpaglie, rovi, ed erbacce fanno da rifugio per animali randagi, roditori ed insetti vari configurando diversi rischi per la salute dei cittadini. Con la missiva, il primo cittadino ordina ai privati di tagliare la vegetazione incolta, gli arbusti e le sterpaglie cresciute anche impropriamente nei terreni a ridosso di strade comunali o limitrofi a spazi e aree pubbliche. Stesso discorso per le siepi e i rami che si protendono sul suolo pubblico.
Lavori che l’amministrazione comunale chiede vengano effettuati entro e non oltre il 30 giugno di ogni anno. Mentre per l’anno in corso, il termine perentorio è fissato entro e non oltre 15 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio della succitata ordinanza. A vigilare sul rispetto della disposizione sindacale saranno gli agenti della Polizia Municipale e Provinciale, nonché le altre forze dell’ordine.
I trasgressori saranno puniti con le sanzioni amministrative previste dalle normative vigenti e nella fattispecie è prevista una sanzione tra i 25,00 e i 500,00 euro per la mancata pulizia delle aree incolte; dai 155,00 ai 624,00 euro in caso di mancata pulizia delle aree incolte interessati fronti stradali di pubblico transito. Stesse sanzioni applicate per chi non provvederà a ripulire le aree incolte da rifiuti di vario tipo, presenti o depositati. Pene più severe per chi causa, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendi reato per il quale è prevista una sanzione amministrativa non inferiore ai 1032,00 euro e non superiore ai 10.329,00 euro così come contemplato dalla legge 335/2000.