Vecchi televisori, residui di materiali edili e rifiuti: è lo scenario degli spogliatoi dello stadio di Boscotrecase ormai abbandonato del tutto da tre anni, dopo essere stato a lungo un punto di riferimento per il calcio dilettantistico boschese e vesuviano. Un vero e proprio pugno nell’occhio, figlio di una gestione politica che in molti, nell’ambito sportivo, definiscono pessima dal punto di vista politico.
Purtroppo, quella degli spogliatoi-discarica non è l’unica piaga che ferisce gravemente i calciatori boschesi: l’ormai ex rettangolo da gioco è caduto in rovina: l’erbaccia spunta ovunque, in ogni angolo della struttura sportiva, dove non mancano altri grossi difetti tra cui alcuni dovuti allo stato di abbandono e dunque all’ingresso di vandali e babygang nel complesso comunale. La lenta ed inesorabile caduta del comunale cominciò mille giorni fa quando un guasto all’impianto elettrico decretò la prima chiusura. Da allora appalti e bandi mai andati a buon fine per la riparazione del sistema energetico ed i continui “no” all’utilizzo hanno reso lo stadio una fiera dello spreco.
L’apertura negli ultimi anni è stata consentita soltanto per i festeggiamenti di Sant’Anna dove il campo da gioco è stato utilizzato per esplodere le batterie di fuochi pirotecnici in onore del patrono di Boscotrecase. Nemmeno a dirlo le detonazioni hanno ulteriormente rovinato il rettangolo di gioco, provocando ferite che rendono ancora più complicato il futuro utilizzo dell’impianto agonistico.
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