«La tragedia che si è consumata ieri pomeriggio sul cantiere della Linea 1 della metropolitana di Napoli, con la morte del povero Salvatore Renna, riporta in primo piano il tema della sicurezza sul lavoro e il dramma del lavoro edile sempre più parcellizzato e sottoposto alle spinte della deregolamentazione». È quanto sottolinea in una nota la Fillea della Campania.
«Non è ancora del tutto chiaro – si legge – la dinamica di quanto accaduto, dalle prime notizie Salvatore sarebbe caduto in un pozzo mentre intonacava una rampa di scale, ma il fatto che sia successo di sabato tra la festa patronale di San Gennaro e la domenica e alle 16 del pomeriggio la dice lunga sulla fretta che si sta imponendo all’opera di piazza Municipio in vista della consegna a dicembre prossimo che si scarica sul lavoro sui tempi e sulle modalità. È da tempo che, a piazza Municipio, i subappalti lavorano anche di sabato per recuperare terreno e da tempo che le organizzazioni sindacali stanno mettendo in guardia la direzione aziendale, la Sud Metro e la stessa concessionaria, ad alzare l’asticella dell’attenzione e dei controlli sulle misure di sicurezza particolarmente nel comparto della subfornitura di lavoro da parte di una miriade di piccole aziende molto spesso al di fuori dei circuiti di controllo e specie di sabato».
«In questa tragica estate – prosegue la nota della Fillea – troppi lavoratori edili hanno perso la vita nei cantieri italiani, e ora in quello più importante di Napoli. Sono tragedie che devono far riflettere, e che non possono essere liquidati come fatti imponderabili e casuali. Essi chiamano in causa responsabilità precise e impongono risposte da parte degli organi di controllo e di tutto il sistema delle imprese nessuna esclusa e di accertare i loro requisiti di affidabilità nel conferimento di lavori da eseguire. La Fillea e la Cgil – si conclude la nota – chiedono di accertare le responsabilità di quanto accaduto e rivolge un affettuoso sentimento di cordoglio alla famiglia del lavoratore».
Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si rivolge ai familiari del povero operaio 41enne di Boscoreale: «Esprimo la mia più profonda vicinanza e quella di tutta l’Amministrazione alla famiglia di Salvatore Renna in questo momento di grande dolore».