Ancora fusti tossici sotterrati nel Parco Nazionale del Vesuvio: continua, dunque, l’operazione “Sangue Nero” che sta portando a tremende scoperte da parte degli ispettori dell’Arpac e dei carabinieri del Noe. I fusto salgono dunque ad oltre 50: tutti superiori a cento litri ognuno.
Resta solo da capire cosa ci fosse all’interno di quei grossi bidoni: il terreno ha infatti corroso le indicazioni, tuttavia le impressioni non sono buone e dunque bisognerà attendere le analisi in luoghi sicuri prima di pronunciarsi sull’effettivo contenuto.
Intanto continuano gli scavi, ed oltre ai fusti emergono rifiuti di ogni tipo: dagli scarti tessili a sostanze speciali come la plastica e vecchi pneumatici.