Gli scavi archeologici di Somma aprono al pubblico. I visitatori potranno eccezionalmente entrare nell’area, situata in località Starza della Regina, domani, dalle 9 alle 13, e domenica, dalle 15 alle 17. Sarà possibile ammirare i resti della villa romana scoperta nella prima metà del Novecento, i cui lavori di scavo, iniziati nel 2002, sono ancora in corso.
A guidarli, gli archeologi dell’Università di Tokyo, coordinati dal direttore Satoshi Matsuyama. La struttura è anche conosciuta come “Villa Augustea”, in quanto in un primo momento si pensava che potesse essere di proprietà dell’imperatore Ottaviano Augusto, il quale morì proprio “presso Nola” secondo le fonti storiche romane. Un’ipotesi suggestiva, che tuttavia non ha avuto mai un riscontro definitivo. Ciò che effettivamente si sa sulla villa scoperta è che si tratta di un ampio edificio costruito nella prima età imperiale, che ha continuato a vivere fino al V secolo d.C., cambiando nel tempo carattere e funzione, fino all’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 472 d.C., che lo seppellì per oltre la metà della sua altezza.
Nei giorni scorsi il sindaco di Somma, Pasquale Piccolo, e l’assessore alla Cultura, Elena Terraferma,  hanno annunciato un ambizioso progetto che riguarda gli scavi di Starza della Regina: «Stiamo creando un itinerario turistico-gastronomico dal nome “A tavola con Augusto”. Il progetto cercherà di legare l’arte culinaria alla storia sommese, e ci vedrà collaborare con numerosi ristoratori e commercianti locali per dare lustro alla nostra città». Nel frattempo, tra domani e dopodomani, decine e decine di curiosi potranno vedere con i propri occhi l’ennesimo gioiello che l’archeologia ha riportato alla luce in provincia di Napoli.