Uno psicanalista scopre di soffrire di una rara malattia agli occhi, che a breve lo renderà completamente cieco. Decide così di chiudere il suo studio, ma i suoi variopinti e strampalati clienti non ci stanno e decidono di aiutarlo, ognuno a modo suo. Le conseguenze saranno catastrofiche.
Leggendo il titolo di questo nuovo film diretto dal poliedrico Massimiliano Bruno, Confusi e felici, il pensiero corre al brano omonimo di Carmen Consoli del ‘97, che, effettivamente, può rappresentare in parte l’interessante mix tra rock e poesia che riesce a crearsi, in parte, anche nella pellicola. Mix che esplode nella interessante e divertente (a tratti forse non riuscitissima e scontata) sceneggiatura, scritta dallo stesso Bruno (che inoltre è ideatore del soggetto e si ritaglia su misura una parte da coprotagonista “mammone” ed eterno Peter Pan) e da Edoardo Falcone, che riesce a tratteggiare, con pochissimi elementi visivi e interpretativi, personaggi esplosivi e convincentissimi, portati però sullo schermo grazie al vero punto di forza di questa pellicola: il cast. Confusi e felici, infatti, presenta un gruppo di attori che riesce, chi più chi meno, a regalarci spaccati di umanità diversi e caratteristici. Claudio Bisio, collaudatissimo, è il protagonista, che da cieco nella vita emotiva lo diventa anche a livello fisico, passaggio interessante che avrebbe potuto portare la pellicola a derive metaforiche anche più interessanti, se solo il regista avesse deciso di osare leggermente in più. Strepitosi invece i pazienti coprotagonisti: oltre al già citato Bruno, nei panni di un timidissimo e pauroso autista di bus, convincono in pieno la performance di Marco Giallini (uno stralunato spacciatore coatto), Anna Foglietta (segretaria traumatizzata che si innamora del suo capo), Paola Minaccioni (sue le vesti di una ninfomane), Rocco Papaleo (forse il suo personaggio è quello meno riuscito, troppo enfatizzato e ispirato molto al noto Furio di Bianco, rosso e Verdone) e l’esplosivo (sia in senso interpretativo che narrativo) duo di fidanzati interpretati dai bravissimi Caterina Guzzanti e Pietro Sermonti. Ognuno di questi pazienti, in realtà, restando nell’ombra di alcuni film già dedicati al tema del “gruppo terapeutico”, come il meno recente Ma che colpa abbiamo noi, di Carlo Verdone, è specchio (a tratti anche interessante) di alcuni vizi della società contemporanea: droga, sesso, mancanza di comunicazione, social network, adulti che restano bambini e ragazzi che sembrano già vecchi. Il tutto filtrato attraverso l’occhio ironico, comico e anche malinconico di Massimiliano Bruno, sconosciuto forse alle masse come regista (era suo l’intrigante Nessuno mi può giudicare, con la Cortellesi in versione escort) o come sceneggiatore (è autore di quasi tutte le commedie di maggior successo al botteghino degli ultimi anni: Ex, Maschi contro femmine, Tutti contro tutti, Pane e burlesque), ma noto ai più per aver vestito i panni dell’avvocato Nando Martellone della fortunatissima serie televisiva Boris (in cui, tra l’altro, comparivano anche la Guzzanti e Sermonti). Il suo è un umorismo pacato, fatto di risate sguaiate a suon di romanità estrema, battute facili ma allo stesso tempo precise e azzeccate, momenti pacati da puro film pedagogico (si pensi al rapporto donna di colore/spacciatore) che si incrociano con interessanti mix di quadri onirici (come al sequenza dell’allontanamento dei giochi del personaggio di Bruno) e musicalmente perfetti. Confusi e felici resta, dietro i suoi evidenti limiti registici, di montaggio e di scrittura soprattutto, un film godibilissimo, con un cast in forma splendida e a proprio agio, forse con qualche ovvietà di troppo (come la sequenza della nascita del bimbo), ma con un finale a sorpresa che rimette in gioco parecchie carte sul tavolo. Segnaliamo, inoltre, il prezioso, simpatico e riuscito cameo del trio musicale Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè che, armati di chitarre e percussioni, aiutano Bisio a regalare una scanzonata serenata romanesca alla sua bella: un momento da non perdere assolutamente. E non scordatevi i titoli di coda, che (in parte) valgono tutto il prezzo del biglietto. Se volete divertirvi a cuor leggero e con onestà non perdetevelo: sempre meglio di altre oscenità in giro nelle sale. Segnaliamo, infine, che sulla pagina Facebook del film (QUI IL LINK) potete fare un simpatico “test” per scoprire quale protagonista della pellicola è dentro di voi.
Potrete vedere Confusi e felici in queste sale:
-NAPOLI
Med Maxicinema The Space Cinema
Metropolitan
Modernissimo
Vittoria
-AFRAGOLA
Happy Maxicinema
-CASORIA
Uci Cinemas
-NOLA
The Space Cinema Vulcano Buono
-TORRE DEL GRECO
Multisala Corallo
-SALERNO
The Space Cinema Salerno