Parla Francesca una delle ragazze finite nella morsa del maniaco all’interno della stazione di Boscoreale. È giovane, graziosa e determinata. Parte dal Salernitano per lavorare a Boscoreale e qui, all’interno della stazione ha incontrato una sera quel “mostro” di cui tanto si parla e di cui qualcuno nega la presenza a ridosso dei binari.
Il suo racconto è stato pubblicato stamane dal quotidiano Metropolis: Francesco è il vero nome di una delle ragazze oggetto delle “attenzioni” del maniaco: «Mi è capitato di vedere questo “spettacolo” qualche settimana fa – racconta la ragazza – erano più o meno le 19,30. In attesa del treno c’eravamo io ed altre due persone che però si trovavano di spalle e lontane da me. Mi sono voltata una prima volta dalla parte del cantiere del binario in costruzione, ma non ho visto nulla. Poco dopo mi sono girata di nuovo e dietro ad un pannello delle opere in corso sono spuntati una mano di un uomo con tanto di genitali scoperti, insomma si stava toccando e voleva che io vedessi, ma ha nascosto la faccia. Dalla mia posizione sono riuscita solo a vedere, appunto, che si masturbava e che si trattava di una persona dal colore di pelle olivastra, scura. Ma non credo si tratti necessariamente di un extracomunitario. Sul momento – continua Francesca – la mia prima reazione è stata quella di girarmi ed allontanarmi immediatamente ed aspettare l’arrivo del treno per fiondarmi all’interno. Ho fatto così, poi dopo qualche giorno ho ritenuto opportuno andare dai carabinieri».
«Questo signore o qualcuno altro potrebbero tornare – dice infine – e chi può dire se a quel punto questa persona decida di entrare in azione in maniera diversa e più aggressiva? Sentiamo il bisogno di essere tutelati, almeno per quanto riguarda la sicurezza. Quell’uomo, in maniera del tutto indisturbata, si è abbassato i pantaloni e si è toccato guardandomi e assicurandosi che io potessi vedere i suoi genitali ma non il suo volto».