Una nuova ipotesi di corruzione nei confronti del colonnello della Guardia di Finanza, Fabio Massimo Mendella, è emersa nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli, che vede coinvolti diversi ufficiali delle Fiamme Gialle, su presunti accertamenti fiscali compiacenti in cambio di tangenti e regali.
La circostanza emerge da recenti accertamenti che hanno portato alla perquisizione eseguita dalla Digos di Napoli nella casa e negli uffici dell’imprenditore di San Giuseppe Vesuviano, Giuseppe Ammaturo, titolare con la moglie Nunziata Marano di aziende tessili. In questo nuovo filone dell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano, l’attenzione degli inquirenti è concentrata sui rapporti tra Mendella, già detenuto nell’ambito di questa inchiesta in quanto destinatario di due ordinanze cautelari, e gli Ammaturo le cui società furono destinatarie di verifiche fiscali condotte da Mandella quando era in servizio a Napoli. L’ufficiale successivamente fu trasferito a Livorno dove assunse l’incarico di comandante provinciale della Finanza.
Gli inquirenti hanno accertato, tra l’altro, che la moglie di Mendella ha prestato servizio presso una delle società dei coniugi Ammaturo, la Arav Fashion. Nel decreto di perquisizione, a quanto si è appreso, i magistrati sottolineano che dagli sviluppi dell’inchiesta appare verosimile la natura sistematica delle condotte illecite dell’ufficiale delle Fiamme Gialle.