Contro la Samp il Napoli “strappa” un pareggio, grazie all’incornata della Pantera azzurra, ma manda “in soffitta” una vittoria per conquistare in solitaria il terzo posto. Un Napoli timido, contratto, senza personalità, con un fil di voce si inceppa.
Il Pipita si lascia due volte ipnotizzare dal portiere Romero. Ne basta dire che l’arbitro era in una giornata storta! Nel decimo risultato utile si è persa un’occasione. Se non si fossero gettate al vento tanti punti in casa e due punti contro l’Atalanta, questo pari all’ultimo respiro,quando l’adrenalina si va evaporando sarebbe stato da incorniciare. La coppia Juve-Roma chiama ma il Napoli non risponde con volontà, con piglio. Il primo tempo del Napoli senza moduli, senza entusiasmo, contro una Samp corta, compatta, piena di geometrie semplici ed efficaci.
“Brividos” nervoso, il nostro attacco inceppato, un centrocampo senza idee, macchinoso, con Callejon ed Hamisk lenti e spenti. Il Napoli con una grande paura di giocare. I nostri sbandano sulla sinistra. Poi i cambi salutari e benedetti che rimettono ordine alla nostra squadra, non si vedono più quell’ossessivo tornare indietro e il palleggio da ansia. Cambi da terzo posto perduto e ritrovato sul filo di lana. E siamo ancora lì.
Ormai si sa tra noi e il Napoli dai due volti ci sono emozioni canore: questo amore è una camera a gas! Sì, ci vuole una canzone, anche se De Laurentiis è contrario ai megaconcerti musicali nell’impianto di Fuorigrotta!