Non poteva mancare il Vesuviano tra le aree dove i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio di Napoli hanno agito per recuperare reperti storici trafugati da “tombaroli di professione”. E nell’area sono 3 le persone di Terzigno finite in manette nel corso dell’operazione.
Un blitz che ha portato ad arresti non solo nel Vesuviano, ma anche a Caserta, Napoli, Pozzuoli, Frosinone e Latina. I militari dell’Arma hanno recuperato oltre 1.500 reperti archeologici di diversa natura e datazione, (oltre a numerosi falsi) per un valore di 1,6 milioni di euro. Tutti i reperti provenivano da importanti giacimenti archeologici campani.
In particolare i terzignesi sarebbero colpevoli di aver portato via quattro pannelli affrescati provenienti da una villa romana scoperta a Pompei a pochi metri dall’area degli scavi archeologici. Le menti dei furti sarebbero il 58enne Rocco Verrengia, ritenuto l’organizzatore degli scavi, Angelo Valente di 32 anni e Benedetto D’Aniello di 67 anni, collaboratori del primo e ricettatori di professione.