Un caso che rischia di alimentare ulteriormente le polemiche sull’accoglienza dei rifugiati politici a Poggiomarino: un cittadino malese, accolto nello stabile di via Nuova San Marzano, avrebbe infatti tentato di violentare una ventenne di Poggiomarino, brandendo tra le mani una copia del Corano.
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Andrea Manzo, e condotto dapprima al carcere di Poggioreale, per poi essere trasferito – secondo quanto disposto dal gip – presso l’Opg del penitenziario di Secondigliano. A parere dei giudici, infatti, l’immigrato avrebbe problemi di carattere psichiatrico, per cui è stata anche disposta una perizia. Grande lo spavento per la ragazza, che abita proprio di fronte alla struttura dove sono ospiti a spese dello Stato circa una ventina di extracomunitari. L’uomo ha visto la ragazza sull’uscio della porta e afferrandola per un braccio e per il bacino ha tento di trascinarla con la forza in camera da letto, insultando inoltre la madre della vittima che provava a liberare la figlia. Dopo poco è sopraggiunto il cognato della ventenne che ha allontanato il malese.
È immediatamente scattata l’irruzione dei militari dell’Arma che hanno individuato l’uomo nel centro in via Nuova San Marzano, anche grazie alla collaborazione degli altri rifugiati politici. Lo straniero al momento non è accusato di tentata violenza sessuale, ma di violenza privata, violazione di domicilio e lesioni personali. La ragazza, infatti, ha riportato ferite ad un braccio e ad un fianco.
Ed in città scoppia la polemica. Rossella Vorraro, responsabile giovanile in Campania di “Popolari dell’Italia”, ha commentato: «Per accogliere i rifugiati è necessario possedere requisiti anche relativi alla sicurezza, e non siamo certi che la nostra città risponda pienamente. Non è facile gestire un numero così importante di extracomunitari su un territorio che è già in difficoltà». Di simile avviso anche il responsabile cittadino di Forza Italia, Antonio Miranda: «Siamo davanti ad una polveriera, a questo punto c’è il pericolo che accada qualcosa ed anche l’Amministrazione comunale non deve sottovalutare questo problema».