«La discarica della Fungaia è abbandonata al proprio destino, ormai da vent’anni nessuno si interessa di cosa accade nel sottosuolo nella zona del Somma-Vesuvio». Un allarme, quello lanciato da Antonio Amato, presidente della commissione Ecomafie e Bonifiche della Regione Campania e che ieri mattina insieme ad una delegazione di consiglieri ed alcuni politici ed attivisti locali si è prima recato nell’ex discarica denoniminata “Porcilaia” a Trecase e poi alla “Fungaia” di Somma Vesuviana.
Si tratta di invasi che furono attivati alla fine degli anni ‘80 per ricevere circa 300mila tonnellate di rifiuti solidi urbani. Si stimano ad oggi una quantità di 3 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani, mai caratterizzati di cui parte speciali e pericolosi. Questi siti sono abbandonati al proprio destino da anni di sversamenti che si sono perpetrati giorno dopo giorno nella totale assenza di controlli.
«Abbiamo concordato con il presidente della commissione bicamerale Ecomafie, Alessandro Bratti – spiega Amato – l’invio di una relazione da parte della Commissione che presiedo sulla disastrosa situazione ambientale in cui versa il territorio del Parco nazionale del Vesuvio e i rischi per la sua popolazione. In tal senso ci impegniamo ad istituire un tavolo operativo con i decisori regionali e con i sindaci del Parco del Vesuvio e l’Ente Parco, in uno con la partecipazione di stakeholder territoriali, per definire una strategia comune di sollecito e di intervento strategico per reperire e destinare risorse per l’immediata caratterizzazione e pronta messa in sicurezza del territorio del Parco sia per quanto riguarda le discariche e i terreni a rischio mappati, sia per tutte quelle innumerevoli aree di discariche di rifiuti urbani e pericolosi di cui comitati, associazioni e cittadini continuamente ci segnalano».