C’è chi vuole evitare le primarie del centrosinistra verso le elezioni regionali: e Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, è arrabbiato. Lo mostra a Poggiomarino, dove ieri sera è stato ospite dell’Azienda Agricola Marano nel suo tour verso le consultazioni di coalizione per scegliere chi dovrà guidare il Pd nella “lotta” contro l’attuale governatore, Stefano Caldoro.
Ma il partito sta provando a trovare un nome condiviso, quel Luigi Nicolais, ex ministro e attualmente presidente del Cnr. Insomma, a De Luca non va giù: «Le primarie sono uno strumento per consentire ai cittadini di scegliere, di non candidare persone calate dall’alto e “figli” dei capi di corrente. Non vogliono De Luca in Regione – dice – perché De Luca è un uomo libero». Poi passa all’attacco della Giunta Caldoro e dei cinque anni di gestione del territorio: «Non hanno avviato una sola grande opera, rischiamo di perdere i fondi europei per lavori che si potevano fare in tempi brevissimi». E tra questi, secondo il sindaco-sceriffo, anche il collettore fognario a Poggiomarino: «Con me alla Regione entro un anno dall’insediamento non ci saranno più allagamenti e vi libererò anche dai veleni delle vasche di Pianillo e Fornillo. Le mie non sono promesse elettorali, per me parla quello che ho fatto a Salerno».
Poi la Circumvesuviana: «In cinque anni sono riusciti a distruggere aziende sanissime – dice – hanno trasformato il trasporto pubblico in un calvario». E ancora ospedali, sanità, il fiume Sarno, le ecoballe «che sono ancora al loro posto» e la vicenda personale della condanna per abuso d’ufficio: «Preferisco fare vivere il territorio che ammazzarlo per attenermi alla burocrazia». Infine il colpo a Garanzia Giovani, che definisce «un mezzo di elemosina di massa». «Prendono dei giovani, li lasciano lavoricchiare per pochi mesi a 400 euro e poi questi tornano a casa». L’appuntamento è per il 22 febbraio, ammesso che le primarie siano confermate.
Al suo fianco anche il sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata: «Non ho mai negato il mio sostegno a Enzo De Luca per quello che ha fatto e per quello che rappresenta non soltanto nel partito».